Bottegone ’punta’ la serie D

Nel gruppo di Barbiero. l’ex centrale del Volley . Aglianese Ilaria Mungai,. classe 1992.

Il Progetto Volley Bottegone ha una voglia matta di salire in serie D regionale toscana. Ormai il progetto, è proprio il caso di dire, è chiaro a tutti. Per questo ha aggiunto un’altra pedina di valore alla propria rosa-giocatrici, ancora una volta affidata alle cure di Michele Barbiero: Ilaria Mungai, centrale classe ’92 colpita dalla scure del ’progetto giovani’ (un sostanziale, profondo ringiovanimento dei ranghi tecnici della prima squadra di serie D) del Volley Aglianese. Nata a Pistoia il 26 luglio 1992, appunto, da babbo Stefano e mamma Patrizia, un fratello di nome Lorenzo e una laurea in Scienze farmaceutiche applicate, Ilaria non è stata riconfermata a far parte della rosa-giocatrici neroverde, ma non si è persa d’animo. Reduce da un brutto infortunio al ginocchio destro, tornata in piena salute, era intenzionata a continuare la propria trafila e così è stato. Per non concludere una bella e lunga carriera a causa di un infortunio o peggio ancora della pandemia di Covid-19. Ecco allora la preferenza per Bottegone e l’accordo subito trovato tra le due società pistoiesi.

"Un po’ per il fatto di essere stata ferma un anno, un po’ perché comunque i miei orari lavorativi sono altalenanti ho deciso di buttarmi su una categoria più ‘leggera’, in modo da rimettermi in sesto al cento per cento – spiega le ragioni della scelta –. Sono contenta e motivata: tra l’altro ritroverò pallavoliste del valore di Alice Vezzosi e Valentina Bargellini, che conosco e con le quali ho già giocato assieme. Speriamo di far bene, la squadra ed io". Con Mungai, così com’è stato per Cecilia Torracchi, se n’è andata da Agliana non solo un’atleta importante, ma una donna intelligente, preparata e sensibile, che ha caratterizzato oltre un decennio in campo e fuori, offrendo sostanza e forma a tutto lo sport di Pistoia e provincia. L’avvio di mercato di Bottegone è quindi estremamente positivo: vedremo se il sodalizio, che annovera su tutti il padre-fondatore Athos Querci, avrà l’ambizione di continuare nell’opera di rafforzamento del parco-atlete. Crediamo di sì e ci attendiamo altri colpi.

Gianluca Barni