
Lavori sui ponti del paese. I timori degli imprenditori
PRACCHIA
Sono iniziati i lavori preparatori all’intervento sui ponti di Pracchia e gli imprenditori guardano con preoccupazione alla loro durata e quindi al possibile rallentamento delle loro attività. Secondo i programmi annunciati lo scorso anno si sarebbero dovuti concludere in questi giorni. La sistemazione dei due ponti dovrebbe costare attorno agli 800mila euro e in paese molti si interrogano sul senso di un intervento che avrà conseguenze notevoli sulla vita del borgo. Il primo dei due ponti è quello di fronte alla stazione ferroviaria mentre l’altro, quello che divide il paese in due, si trova accanto all’albergo ristorante Melini. Nell’ottobre 2023 furono posizionati numerosi massi nell’alveo del fiume, proprio al di sotto del ponte "del Melini", in attesa, scrisse l’amministrazione provinciale, dei lavori che sarebbero iniziati a primavera, per una durata stimata di tre mesi. Un mese prima dell’apertura del cantiere era prevista una nuova assemblea pubblica per informare la cittadinanza.
Le cose, come abbiamo visto, sono andate diversamente e i lavori sono iniziati a stagione turistica in corso. Sono molte le attività interessate dagli ostacoli che inevitabilmente ci saranno. Per limitare almeno parzialmente i disagi, nelle scorse settimane è stato demolito il muro che costeggiava l’ex albergo Appennino, abbattimento necessario per consentire l’immissione sul ponte ai numerosi autoarticolati che, giornalmente, devono percorrere il viadotto, che sarà ridotto a una sola corsia di marcia per alcuni mesi. La riduzione a una corsia è prevista dal 10 agosto. Poi sarà la volta del ponte in mezzo al paese, ma per questo intervento una data non è ancora stata individuata.
L’intervento di ieri è consistito in una sorta di strada, costruita nel letto del fiume, dove far transitare i mezzi che porteranno i materiali necessari alla realizzazione del progetto che, a quanto si è capito finora, consiste nello smantellamento di una parte importante del muro su cui è appoggiato il ponte per sostituirlo con uno di cemento armato. Tra le reazioni preoccupate degli imprenditori spiccano quelle della Cava Borgognoni che deve programmare lavori anche fuori regione, di Andrea Bruni, che teme per l’albergo Melini e di Jonathan Sabatini che ha calcolato in 600mila euro la perdita per la sua impresadi multiservizi in caso di chiusura per tre settimane del ponte.
Andrea Nannini