Nessuno vuole il Mencarelli. Deserto il bando per la gestione

Il campo di Montecatini Alto continua a non avere un futuro, la palla di nuovo in mano al Comune

Nessuno vuole il Mencarelli. Deserto il bando per la gestione

Nessuno vuole il Mencarelli. Deserto il bando per la gestione

Nessuna offerta per la gestione del campo sportivo comunale Rismo Mencarelli di Montecatini Alto. La gara, che scadeva l’otto marzo, è andata completamente deserta e, con ogni probabilità, la soluzione del caso non arriverà prima delle elezioni amministrative della prossima primavera. Eppure, il bando dell’amministrazione era stato pubblicato con l’obiettivo di facilitare la partecipazione, a un canone simbolici di 365 euro all’anno, dando più punteggio alle idee progettuali che sarebbero dovute arrivare da associazioni no profit e di volontariato. Il Comune puntava a trasformare il Mencarelli da campo sportivo inutilizzato da anni, e ormai inadeguato per tornare a ospitare partite di calcio, a struttura ricreativa e dedicata alle famigli, con un punto di ristoro, grazie alla gestione di un privato.

Il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Alessandro Sartoni, assessore ai lavori pubblici, era intervenuto pubblicamente per spiegare i motivi che hanno portato a questa scelta e le prospettive per il futuro. "Ritengo non ci siano da tempo le condizioni oggettive per considerare quella struttura un impianto sportivo nel senso vero del termine – ha spiegato l’esponente della giunta – ma può divenire una risorsa importante per Montecatini Alto come luogo di incontro, svago per bambini, sede di iniziative locali e anche di semplice ristoro per gli amanti del trekking che passeggiassero in collina, insomma un luogo con una pluralità di funzioni, all’aperto, che può avere un futuro se opportunamente sfruttato".

In questa ottica, l’amministrazione puntava a trovare un interlocutore interessato che, a questo giro, non si è fatto avanti. "Ci auguriamo – aveva proseguito Sartoni – di trovare chi vorrà utilizzarlo al meglio, con l’ente accanto che si riserva di realizzare piccoli ma significativi interventi nel corso del prossimo futuro. La nostra filosofia al riguardo è dare una destinazione positiva con la partecipazione della comunità a questa struttura e non scaricare un problema a terzi".

Adesso l’ufficio tecnico del Comune dovrà trovare una nuova soluzione tecnica che consenta di riportare questo spazio a uso pubblico ed evitare così che il degrado e l’incuria continuino a caratterizzare uno spazio pubblico che dovrebbe essere popolato di famiglie e giovani.

Daniele Bernardini