Basket Rigettato in appello il ricorso dell’Audax Alibani: "Non è finita Sono deciso a fare qualcosa di eclatante"

Il ds dell'Audax Massimo Alibani ha reagito con determinazione al rigetto del ricorso in appello sulla partita di Rosignano, minacciando azioni eclatanti. Lamenta la gestione poco chiara della vicenda e critica la decisione basata sui tempi di presentazione del ricorso anziché sulle evidenze dei canestri irregolari.

"Non finisce così e farò qualche cosa di eclatante". Così il ds dell’Audax Massimo Alibani (nella foto) ha sbattuto la porta in faccia al giudice sportivo dopo il rigetto in appello del ricorso seguito alla partita di Rosignano, ultima giornata della stagione regolare della Divisione regionale 1. "Con il nostro ricorso, la corte sportiva di appello regionale è andata in crisi e non sapeva più cosa fare – continua il dirigente – perché se ci avessero dato ragione a tavolino, sarebbe cambiata la classifica. Avrebbero dovuto dare perse tutte le nove partite casalinghe vinte dal Rosignano, tutte giocate in un campo con i canestri a distanza non regolamentare dalla linea di fondo e i livornesi sarebbero retrocessi perché hanno terminato a 34 punti, ma tolti i 18 delle nove vittorie, sarebbero finiti a 16, in 12ª posizione e quindi retrocessi".

Alibani non è furioso per i 550 euro gettati via per il doppio ricorso, ma per il modo poco chiaro in cui è stata gestita la vicenda: "Le foto dei canestri evidenziano inequivocabilmente la posizione irregolare, ma per non stravolgere la classifica, si sono attaccati ai tempi di presentazione del ricorso (è stato presentato a termine gara) mentre prima del fischio di inizio arbitri e commissario ci avevano assicurato che si poteva presentare anche a fine gara. Una decisione incredibile dopo 40 anni passati nel basket in una società che vanta 73 anni di storia".

ma.mu.

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