
Un momento del convegno in occasione della mostra dei libri di Giorgio Spini alla Biblioteca civica di Aulla
Una raccolta libraria di 10mila volumi che lo storico Giorgio Spini ha donato ad Aulla, racconta una vita di studio di ricerca, di amici e intellettuali. L’interessante viaggio attraverso le dediche sui libri ha preso il via ieri mattina alla Biblioteca civica ’Salucci-Spini’, dove si è tenuto un convegno in occasione della mostra dei libri di Giorgio Spini con le dediche. Dopo i saluti del sindaco Roberto Valettini, che ha annunciato l’intitolazione di una via o piazza allo storico Giulivo Ricci, ha preso la parola l’archivista Marina Carbone che ha segnalato molte curiosità e letto alcune dediche e sovraiscrizioni ai libri antichi. La scelta della famiglia Spini di donare ad Aulla la biblioteca nel 2012 – a seguito dei drammatici eventi alluvionali e dei gravi danni subiti dalla biblioteca comunale – fu criticata in ambito fiorentino. Ma Valdo Spini nel suo intervento ha spiegato che si è trattato invece di una scelta vincente. "Mio padre ha dedicato gran parte della sua vita agli studi sul Cinquecento su Riforma e Controriforma e sulla storia americana, una bibliografia che non si trova in altre biblioteche – ha detto Valdo Spini –. Questi volumi possono attirare ad Aulla studiosi e letterati favorendo un rilancio della resilienza dei borghi storici e delle aree marginali della nostra regione". Il professor Franco Cardini ha poi ricordato i suoi anni universitari a Firenze quando fu assistente ordinario prima di Ernesto Sestan e poi di Giorgio Spini, non limitandosi a raccontare la figura del suo maestro, ma inserendolo nel contesto storico di quel periodo. A chiudere gli interventi il professor Franco Bonatti che ha ricordato la figura di Giulivo Ricci, il quale "ha dato identità storica alla città di Aulla grazie ai suoi cinque volumi". Anche Giuseppe Benelli, Riccardo Boggi e Stefano Calabretta sono intervenuti per rendere omaggio all’attività di Ricci.
Natalino Benacci