ANDREA LUPARIA
Cronaca

Imputati spariti, a Massa è a rischio il processo sul racket della prostituzione

Un'aula di tribunale

Un'aula di tribunale

Massa, 6 aprile 2023 – Si conoscerà, forse, la prossima settimana (per la precisione il 12) il destino del processo ai presunti “protettori“ delle ragazze dell’Est che si prostituivano a Marina di Massa. Alla sbarra, per capirci, c’è il cosidetto clan “Cretu“.

Un clan che secondo l’accusa incassava fior di quattrini ogni notte e le cui ragazze avevano decine di clienti (massesi e non).

Contro i membri di questa “famiglia“ nel maggio 2018 scattò il blitz delle forze dell’ordine di Massa che portò all’arresto di 13 persone, tutte originarie della Romania.

Altre cinque vennero identificate ma erano all’estero e questo rese impossibile l’arresto. Ed è proprio questo a complicare, non poco, l’iter processuale. Salvo due persone, che sono in carcere per altri reati, e alcuni italiani (che a quanto sembra erano anche clienti delle prostitute) gli altri sarebbero irreperibili.

A quelli che erano spariti al momento del blitz se ne sono aggiunti altri appena gli hanno tolto le manette. E questo ha già portato a dividere le strade perchè gli avvocati difensori hanno fatto scelte diverse.

Le prime a dividersi, comunque, erano state le stesse ragazze, le giovani rumene (e di altri paesi dell’Europa dell’Est) che i membri del clan avevano messo sul marciapiede. Qualcuna si era subito avvalsa della facoltà di non rispondere mentre altre davanti al giudice hanno ammesso di prostituirsi ma hanno negato di essere costrette a dare il ricavato delle loro “prestazioni“ agli sfruttatori.

La prossima settimana il giudice Ermanno De Mattia, presidente del collegio giudicante, avrà quindi un lavoro non facile da svolgere. Se sono irreperibili, molti imputati (la maggioranza) potrebbero non essere giudicati.

Si vedrà. Le accuse sono comunque diverse: lesioni, usura, rapina (anche aggravata), estorsione, danneggiamenti, furti (aggravati e non) eccetera. Ieri mattina, in Tribunale a Massa, si è parlato dell’assenza di un testimone (uno dei più importanti a sostegno delle tesi dell’accusa). La prossima settimana si vedrà se si presenterà o meno in aula.

Nella stessa occasione si verificherà se è stato definitivamente superato un problema minore che però in passato ha rallentato, anche questo, l’iter processuale: la mancata traduzione (dall’italiano al rumeno e viceversa) di testimonianze e citazioni.