
"Mercato, no al viale Roma". Pd d’accordo con gli ambulanti. Italia Nostra lo vuole nella Ztl
L’ipotesi del mercato lungo il viale Roma pare mettere tutti d’accordo nel senso che per ora nessuno lo vuole. Non lo vogliono molti dei residenti, che si sono già lamentati più volte, preoccupati del possibile ritorno a un passato che vogliono dimenticare. Gli stessi ambulanti hanno manifestato con un’ottima partecipazione martedì alla prima protesta, esponendo cartelli espliciti con i quali chiedono di non spostare il mercato dal centro. Non lo vogliono i rappresentanti di categoria. E ora si espongono con chiarezza politici, ovviamente l’opposizione, e associazioni come Italia Nostra.
La segretaria del Pd, Claudia Giuliani, evidenzia che è una scelta che il partito "non condivide e ritiene sbagliata, sia nel metodo che nel merito. Il ruolo di chi amministra, prima di prendere decisioni, dovrebbe essere quello di ascoltare senza pregiudizi e di trovare una soluzione condivisa. Invece il sindaco pare allergico a qualsiasi confronto". Giuliani invita sindaco, giunta e maggioranza ad aprirsi ad alternative e ascoltare la proposta presentata dagli ambulanti, presentata dal vice segretario di Confesercenti, Silvio Ceccarelli: compattare i banchi ancora presenti negli stalli vuoti, usare parte di viale Europa per liberare il centro di piazza Aranci e l’ex Intendenza di Finanza.
Un secco ‘no’ arriva dal presidente di Italia Nostra, Bruno Giampaoli: "Spostamenti illogici quanto innaturali", evidenzia ripercorrendo la storia della città fino alla volontà del principe Alberico Cibo Malaspina di creare una delle più importanti piazze mercatali della Toscana. "Basterebbe solo questo motivo per mantenere il mercato nel centro storico. Anzi, bisognerebbe riportarlo agli antichi confini liberando le attuali aree e ripristinando la viabilità circostante, cioè viale Chiesa e Largo Matteotti. Per contenere tutti i banchi si potrebbero cercare gli spazi nelle due piazze principali, in via Alberica e via Beatrice e far rivivere l’antica piazzetta della Martana, abbandonata e trascurata, pensando anche a imporre una migliore qualità della merce".