REDAZIONE MASSA CARRARA

Le nuove regole del marmo. Legambiente in commissione: "Disciplinare più dettagliato"

Nuovo confronto dopo le precedenti riunioni con i sindacati e le aziende del lapideo "Vaghi i parametri di valutazione delle ricadute socio economiche e degli effetti occupazionali".

Nuovo confronto dopo le precedenti riunioni con i sindacati e le aziende del lapideo "Vaghi i parametri di valutazione delle ricadute socio economiche e degli effetti occupazionali".

Nuovo confronto dopo le precedenti riunioni con i sindacati e le aziende del lapideo "Vaghi i parametri di valutazione delle ricadute socio economiche e degli effetti occupazionali".

di Daniele Rosi

Nuovo confronto della commissione marmo con gli attori del territorio in previsione del nuovo disciplinare sulle gare e le concessioni. Dopo l’illustrazione del disciplinare a sindacati e aziende del lapideo, avvenuti nelle scorse settimane, ieri nella commissione presieduta da Nicola Marchetti a intervenire sul documento sono stati i rappresentanti di Legambiente Carrara con Paola Antonioli più Stefano Donati in rappresentanza di Legambiente regionale. Presente al tavolo del confronto anche la sindaca Serena Arrighi. Per Legambiente, intervenuta in commissione anche in rappresentanza di Arci Massa Carrara e Cai Carrara, la bozza del disciplinare presenterebbe sostanziali criticità tecnico-giuridiche, limitandosi ad attribuire alcuni valori di punteggio ai criteri già indicati, senza precisare i cosiddetti sub-criteri e le formule di calcolo per l’attribuzione dei punteggi.

La richiesta principale posta in commissione da Legambiente è la sospensione dell’approvazione del disciplinare con l’eventualità di riaprire una fase di revisione e confronto ulteriore, arrivando in particolare a modificare gli articoli 5 e 6 dell’attuale regolamento degli agri marmiferi, da cui il disciplinare trae spunto. "Chiediamo quale sarà la formula di attribuzione del punteggio - ha chiesto Paola Antonioli - e se le ricadute ambientali possano essere solo definite in termini di quantitativi escavati e percentuali di resa, o non richiederebbero di valutare, con certezza, anche altri elementi. Vaghi anche i parametri di valutazione delle ricadute socio economiche e degli effetti occupazionali". Non minori perplessità per Legambiente destano le disposizioni relative all’attribuzione dei punteggi per l’incremento della durata della concessione. "Anche sulle concessioni secondo noi ci sono dei punti da chiarire - ha aggiunto Antonioli - perché più le cose sono nebulose e più si autorizzano gli industriali a trovare delle scappatoie. Abbiamo apprezzato la recente presa di posizione della sindaca contro gli industriali. Speriamo si mantenga questa linea perché se gli industriali hanno stretto un patto, lo devono rispettare".

"Questo documento è un atto di indirizzo - ha aggiunto Stefano Donati - ma il timore è che l’assenza di alcuni punti fermi del disciplinare possa rilevarsi un punto debole. E’ vero che si va sul solco della legge regionale 35, ma ci si aspetterebbe più dettagli". Gli uffici comunali, con la sindaca Arrighi in primis, hanno ribadito che saranno fatte tutte le valutazioni del caso. Il disciplinare sarà poi portato in Consiglio comunale verso novembre.