REDAZIONE MASSA CARRARA

La marcia della salute. In centinaia nel sentiero da Canevara ad Antona per la prevenzione

Successo della camminata organizzata da Lilt, Cai e Parco delle Apuane per sensibilizzare sull’importanza delle camminate e di sani stili di vita. Quattro chilometri nella natura con la visita del borgo montano.

La marcia della salute. In centinaia nel sentiero da Canevara ad Antona per la prevenzione

Un successo strepitoso, ben oltre le aspettative. La prima edizione dell’iniziativa ’La salute viene camminando’, nata da un’idea delle Lega Italiana lotta ai tumori (Lilt) e organizzata insieme al Parco delle Apuane e la sezione del Cai ’Elso Biagi’ di Massa, ha fatto centro. Centinaia di persone, ieri mattina, hanno partecipato alla camminata da Canevara ad Antona su un’antica mulattiera, oggi sentiero Cai 41. Quasi 4 km con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza del camminare in montagna, anche come prevenzione nei confronti delle patologie oncologiche. Molto più di una semplice escursione, un modo per responsabilizzare tutti quanti sul ruolo fondamentale di una vita sana, fatta di camminate in mezzo alla natura, tra i boschi e assaporando la lentezza e la bellezza dei borghi montani.

Gli escursionisti, di tutte le età, sono giunti a Canevara di prima mattina e poi intorno alle 9 sono partiti, a piedi, alla volta di Antona accompagnati dagli uomini del Cai, Sauro Quadrelli, Gianluca Riccardi, Mario Leotta e Fabio Manfredi. Ad Antona, in piazza San Rocco, i partecipanti hanno trovato i gazebo della Lilt, con materiale informativo, e del Parco Apuane, con deplian e pubblicazioni. E anche il gruppo di cantori musicanti ’Gli amici del folklore’ che, con la loro tradizionale musica, hanno intrattenuto e messo allegria a tutto il gruppo. Dopo una visita all’azienda agricola Colle d’Antona, si è tenuta una sorta di mini conferenza dove è stata raccontata la storia del paese. Quindi, dopo il pranzo (al sacco o nei locali del paese), gli escursionisti hanno visitato la chiesa di San Rocco, il seccatoio, il museo ’Antona Com’eravamo’, dove si conserva la tradizione del Maggio, e ’Casa Piccianti’. Quindi c’è stato il rientro a Canevara, con un’altra bella passeggiata, sempre con le guide del Cai.

"Una bella manifestazione a cui abbiamo convintamente aderito – ha detto il presedente del Parco, Andrea Tagliasacchi –. Del resto il progetto interpreta al meglio la vocazione del Parco che è quella di promuovere l’area protetta attraverso un uso consapevole e sostenibile, lungo percorsi ricchi di storia e tradizione. Ringrazio la Lilt e il Cai con cui formalizzeremo presto una collaborazione per future iniziative di questo tipo".

"La Lilt – spiega il presidente dell’associazione Pietro Bianchi – si occupa di prevenzione primaria e tra queste c’è la promozione di corretti stili di vita come il praticare regolarmente attività fisica. Purtroppo molti non riescono a farlo e da qui è nata l’esigenza di fare qualcosa per coinvolgere un numero sempre più alto di persone, anche con strumenti meno convenzionali, con un approccio più ludico ed efficace. Ed ecco questo bel progetto, accolto da Parco e Cai, che ringrazio, che è assolutamente da ripetere".

"La montagna come terapia – aggiunge Gianluca Riccardi, volontario del Cai – è una innovativa tecnica terapeutico-educativa per il trattamento, la riabilitazione e la prevenzione di problemi socio sanitari e di inclusione. L’idea è fare dei cammini apuani anche dei percorsi di cura grazie alla sinergia che è nata tra Parco Apuane, Cai e Lilt. Il successo di questa camminata ci fa molto piacere".