
Il presidente di Evam Spa, Massimo Gelati, conferma l’impegno della società per i progetti sociali a beneficio della comunità
L’asta benefica delle opere donate a Evam si farà entro dicembre. Lo assicura il presidente pro tempore Massimo Gelati, che conferma l’impegno della società nelle iniziative sociali realizzate, dettagliandone i risultati, e nel portare a termine il progetto “I mille volti di Dante“ su cui il Polo Progressista e di Sinistra aveva avanzato pesanti dubbi. Il progetto prevedeva infatti un’asta benefica con opere d’arte donate il cui ricavato avrebbe dovuto essere devoluto interamente all’Ospedale del Cuore. "L’attuale Consiglio di amministrazione di Evam, subentrato al precedente che aveva avviato l’iniziativa – precisa – , ha dovuto però prendere atto che non era stato completato, l’asta benefica non era stata programmata e la società non era in possesso diuna parte delle opere oggetto di offerta al pubblico. Ciò nonostante, il consiglio in carica si è immediatamente attivato per recuperare le opere mancanti, anche con la richiesta di collaborazione al precedente Cda, al fine di completare il progetto e l’asta benefica nel mese didicembre 2024". Dunque le opere donate ad Evam, assicura il presidente, saranno recuperate e con l’asta si raccoglieranno le risorse economiche da dona all’Opa com’era l’obiettivo del progetto “I mille volti di Dante“.
Gelati precisa che "il consiglio di amministrazione in carica ritiene di aver operato con la massima celerità e correttezza nei confronti di tutti i beneficiari della donazione o semplici consumatori che confidano nel buon esito dell’iniziativa benefica". E ricorda gli altri progetti sociali realizzati: 86.400 le bottiglie d’acqua vendute con l’impegno di devolvere 2 centesimi per ogni bottiglia a Fondazione Monasterio e 1.800 euro l’importo del bonifico fatto il 18 ottobre, 2.300 euro versati invece lo stesso giorno alla Misericordia Campi Bisenzio per l’acquisto di un nuovo mezzo di soccorso grazie alla vendita di 224.280 bottiglie per il progetto “Water for Tuscany” che prevedeva la devoluzione di un euro a bottiglia.