
L’incontro di ieri. all’Autorità portuale con gli assessori Orlandi e Lorenzini e Guadagni
Carrara è una città sporca, gli abitanti civili (quelli che conferiscono correttamente i rifiuti) sono esasperati e chiedono rispetto e impegni, sanzioni certe con maggiori controlli e più controllori. L’amministrazione prova a dare risposte per migliorare la situazione, anche alla luce di continue proteste che nel corso di questi mesi sono andate avanti anche sulla pagine del giornale. E’ quello che è emerso da una affollatissima assemblea popolare tenuta nella troppo piccola sala riunioni dell’Autorità Portuale a Marina di Carrara, organizzata dal gruppo ’Lozzbuster’ di Riccardo Canesi, ambientalista da sempre, che ha provato a mettere insieme una parte di popolazione (la maggioranza) che non ne può più, e alcuni assessori comunali che ci hanno messo la faccia e sono intervenuti affrontando una situazione molto preoccupante.
Con i vertici di Italia Nostra (Piero Donati e Luigi Giovannelli) che ha collaborato alla organizzazione, sono intervenuti gli assessori comunali Moreno Lorenzini (ambiente), Carlo Orlandi (partecipate) ed Elena Guadagni (polizia municipale), oltre al presidente di Nausicaa Antonio Valenti. "Questa iniziativa nasce dalla indignazione per una città sporca, senza pregiudizi politici, ma per fronteggiare un fenomeno di maleducazione in crescita – ha detto Canesi – capiamo che per l’amministrazione non è facile, ma siamo ottimisti e vorremmo portare proposte concrete. Carrara è una città antropologicamente difficile. Una città pulita è indice di civiltà e di igiene ma sembra che Carrara si sia assuefatta al peggio".
Canesi ha proiettato decine di fotografie che hanno immortalato tantissimi casi di degrado causato dagli incivili e l’assemblea, dove più volte i toni sono stati molto accesi, ha chiesto più telecamere e più sanzioni. "Ci vuole maggiore rispetto – ha continuato Canesi citando Mattarella e anche Mazzini – perché i doveri sono alla base delle libertà". Riflettori accesi sui rifiuti abbandonati e sulle deiezioni canine, diventate una emergenza, che costano alla collettività 400mila euro. Così come le cicche di sigarette abbandonate tanto che pare che 117mila al giorno non vengano smaltite correttamente. Tre le proposte avanzate: maggiore comunicazione, ordinanze più severe, un sistema per risalire al Dna dei cani che sporcano e quindi ai loro proprietari.
Gli amministratori hanno provato a rassicurare l’assemblea e sono al lavoro per dare risposte concrete. Sui rifiuti abbandonati, Orlandi ha proposto tre isole di cortesia per venire incontro a coloro che, nelle zone del porta a porta, non hanno spazi idonei per tenere i rifiuti fino al giorno del conferimento previsto dal calendario. Ma ha promesso anche una task force composta da polizia municipale e uomini di Nausicaa per sanzionare gli incivili. Guadagni è alle prese con i problemi legati alla rimozione di automobili e motorini abbandonati: "Non è facile, occorre risalire ai proprietari, i mezzi devono essere classificati come rifiuti e la polizia municipale lavora con un organico risicato di un centinaio di agenti". Nel 2024 sono state rimosse 35 auto abbandonate. Per Lorenzini dare una risposta ai cittadini è un dovere ma occorre decidere se privilegiare l’informazione o la repressione: "L’amministrazione vuole agevolare i cittadini corretti ma al Lavello abbiamo dovuto usare il pugno duro e in tutto il territorio abbiamo elevato un migliaio di contravvenzioni. Ma non serve inasprire le pene, occorre la loro certezza". Il presidente di Nausicaa ha parlato della necessità di un "gioco di squadra tra Comune, Nausicaa e i cittadini", ha detto Valenti, chiedendo maggiore rispetto per chi lavora (un centinaio di operatori con altrettanti mezzi) e snocciolando alcuni dati, come quello della differenziata passata dal 39% del 2018 al 62% del 2023. Ma la raccolta è sempre bassa e ogni anno la città produce 12mila tonnellate di indifferenziata che costano 2 milioni di euro.
Maurizio Munda