Violenta la dipendente . Condannato un cinquantenne

L’uomo aveva assunto la ragazza di nazionalità cinese e l’aveva ospitata a casa sua per i primi mesi. Durante l’estate gli episodi di violenza, che hanno portato la ragazza a denunciarlo ai carabinieri.

I carabinieri

I carabinieri

Due mesi da incubo. Per una giovane donna di nazionalità cinese l’arrivo in Italia doveva essere l’inizio di una nuova vita con un lavoro stabile, la possibilità di costruirsi un futuro diverso. Ma la verità è stata molto diversa, fatta di soprusi e violenze. Il tribunale di Lucca ha condannato a 7 anni e 4 mesi il titolare di un bar di Altopascio per violenza sessuale nei confronti di una sua dipendente. Perchè per la ragazza, la possibilità era arrivata proprio dal datore di lavoro, anche lui di nazionalità cinese, titolare di un locale, che avendo capito le difficoltà economiche della giovane aveva acconsentito ad assumerla, accettando anche di ospitarla nella sua casa, insieme alla sua famiglia, fino a che lei non avesse trovato una sistemazione fissa. Ma una volta lasciato il suo paese e aver iniziato questa nuova vita nella Lucchesia, la nuova vita della 30enne si è trasformata in un vero e proprio incubo.

E il responsabile era proprio colui che le aveva dato questa opportunità in Italia. I fatti risalgono all’estate del 2021, quando la ragazza decide di iniziare a lavorare in un bar gestito da connazionali, trovando un contratto regolare, la possibilità di lasciare la Cina e un appoggio momentaneo nella casa del capo. Ma è proprio nelle mura domestiche, dove il 50enne viveva con la moglie e i figli, che si consumavano gli orrori. La giovane barista, nel corso dei mesi estivi, è stata violentata e costretta a rapporti sessuali con l’uomo, che ricattandola con la scusa di averla portata in Italia, ha approfittato di lei più volte.

In poco tempo, quella che doveva essere una nuova vita, si è trasformato in un incubo, un labirinto da cui sembrava impossibile uscire. Ma che la ragazza, grazie alla sua forza e al suo coraggio è riuscita a distruggere. In uno degli ultimi tentativi di violenza sessuale, infatti, la giovane sarebbe riuscita a fare dei video agli orrori a cui era sottoposta, in modo da avere una prova. Dopo di che è riuscita ad andare dai Carabinieri, a denunciare il suo datore di lavoro, smascherandolo.

Non più il benefattore che l’aveva aiutata a lasciare la Cina dandole un nuovo lavoro, ma il mostro che si approfittava di lei, proprio nella casa dove vivevano anche la moglie e i figli. A quel punto sono scattate le indagini delle forze dell’ordine, e la ragazza si è spostata in una casa d’accoglienza, per provare ad essere aiutata a ricominciare da capo, stavolta davvero. Per l’uomo invece, la condanna che mette la parola fine alle violenze commesse.

Iacopo Nathan