La cura per il Serchio. Via alla manutenzione

Partiti i nuovi lavori da parte del del Consorzio di Bonifica con l’obiettivo di liberare l’alveo dalle piante e massimizzare la capacità di deflusso.

La cura per il Serchio. Via alla manutenzione

La cura per il Serchio. Via alla manutenzione

Al via i lavori di manutenzione dell’alveo del Serchio. La notizia arriva dal Consorzio di bonifica Toscana Nord che spiega come questo serva a liberare l’alveo attivo dalle piante, massimizzando la capacità del deflusso. "Dopo le recenti e importanti piene avvenute in seguito agli episodi di maltempo e dopo i lavori di manutenzione effettuati alla fine del periodo estivo – si legge in una nota – il Consorzio di bonifica dà il via a un altro lotto di interventi sul fiume Serchio con un finanziamento della Regione Toscana, poiché si tratta di opere classificate in seconda categoria idraulica, che si avvale del Consorzio tramite apposita convenzione".

Le nuove opere di manutenzione parlano di un investimento di 210mila euro ai quali si aggiungono 468mila euro stanziati a inizio anno e ormai portati a compimento; di queste, 70mila euro consistono nel taglio delle piante cresciute all’interno dell’alveo, allo scopo di liberare la sezione idraulica del fiume". Il tratto interessato dai lavori sarà quello che da Ponte a Moriano arriva alla frazione di San Pietro a Vico, cui seguirà un intervento analogo nel tratto immediatamente più a valle.

"Durante l’intervento – prosegue il Consorzio – saranno rimossi tutti gli alberi secchi, instabili o in cattivo stato e quelli che, per dimensioni e posizione, possono creare ostacolo al naturale deflusso delle acque".

Secondo il presidente Ismaele Ridolfi "si tratta di interventi importanti finanziati dalla Regione per i quali è stato necessario attendere che il livello dell’acqua scendesse; l’obiettivo è ridurre la scabrezza del fiume".

Prosegue Ridolfi: "Di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, la sicurezza del territorio è l’obiettivo primario al quale dedichiamo tutto il nostro impegno; la manutenzione però non basta: gli effetti disastrosi del maltempo sono dati anche dall’inarrestabile consumo di suolo e richiede un urgente cambiamento del rapporto dell’uomo con l’ambiente; nel nostro piccolo, oltre ad adottare politiche energetiche mirate alla riduzione di emissioni di CO2, cerchiamo di far crescere l’amore per il territorio già nei primi anni di scuola, portando avanti, da anni, progetti didattici che da quest’anno vedranno collaborare insieme ai giovani anche associazioni di volontariato e aziende agricole".

Mau.Guc.