
Il sindaco del Comune di Porcari, Leonardo Fornaciari
Questa sera a Capannori si torna a parlare del progetto della piattaforma per il riciclo dei prodotti assorbenti (pannolini, assorbenti igienici, pannoloni) che sarà realizzata da RetiAmbiente in collaborazione con Ascit Spa, secondo un progetto condiviso con il Comune di Capannori, in un edificio industriale nell’area di Salanetti, al confine con il Comune di Porcari. Se ne parlerà in un’assemblea pubblica (ore 21), nella sala del Consiglio comunale di Capannori. Assemblea promossa dal Comune. Intanto si registra la ferma presa di posizione del sindaco di Porcari, Leonardo Fornaciari che sui propri social ribasce la propria contrarietà alla localizzazione dell’impianto e conferma che non sarà all’assemblea.
"Sono e siamo fortemente contrari alla localizzazione a Salanetti dell’impianto di trattamento pannolini - scrive il primo cittadino - . Non andrò all’assemblea pubblica, perché non c’è bisogno di ripetere ancora una volta e di nuovo ciò che chi deve sapere già sa. L’ho scritto il nostro “no“ in documenti inviati a Retiambiente, al Comune di Capannori e Regione Toscana. Quello non è il luogo adatto per trattare rifiuti. Il Comune di Capannori come pure Retiambiente nelle persone dei vari amministratori e del sindaco sono coscienti di questa nostra forte contrarietà che gli è stata ripetutamente esposta in incontri diretti oltre che per scritto. Abbiamo già fatto e faremo tutto il possibile e nelle sedi opportune per evitare che l’impianto venga costruito lì. Non ho timore a riconoscere al Comune di Capannori il diritto di voler ospitare un impianto di questo tipo sul proprio territorio allo stesso modo rivendico, con tutta la forza, al Comune di Porcari il diritto di opporsi alla sua costruzione visto che l’impianto sarà ubicato a Capannori, ma a ridosso del nostro centro abitato".
Presente all’assemblea invece il gruppo consiliare di "La Porcari che vogliamo" che annuncia la propria partecipazione, pronto a ribadire la propria opposizione al progetto. "Porcari ospita già impianti di valenza comprensoriale, quali il depuratore consortile e lo scalo merci, con i relativi carichi ambientali - sottolineano Barbara Pisani, Massimo Della Nina, Diego Giannini e Riccardo Giannoni - . E’ impensabile aggravare ulteriormente questa situazione installando, a ridosso del confine, un impianto per il trattamento di pannoloni sperimentale".
Gli esponenti de “La Porcari che vogliamo“ ricordano che "Il prototipo di questo impianto, realizzato a Treviso, è stato chiuso. Troppe le incognite che gravano sull’impianto - proseguono i consiglieri di opposizione - e le uniche certezze che leggiamo sui documenti ci preoccupano. Si passa dall’aumento del traffico pesante, all’eccessivo consumo di energia, agli odori per non parlare dei costi di realizzazione dell’impianto che stanno lievitando".