Il Pd torna centrale. Andreuccetti: ”L’alternativa alla destra passa dal nostro ruolo“

Il segretario territoriale del partito soddisfatto per il risultato in crescita rispetto alle Politiche e alle precedenti Europee ”L’astensione? Un problema gigante non semplice da affrontare“.

Il Pd torna centrale. Andreuccetti:  ”L’alternativa alla destra passa dal nostro ruolo“

Il Pd torna centrale. Andreuccetti: ”L’alternativa alla destra passa dal nostro ruolo“

Soddisfazione per il risultato del Partito Democratico viene espressa dal segretario territoriale Patrizio Andreuccetti.

"Il dato delle europee – afferma – è in crescita rispetto alle politiche e alle precedenti europee, considerando anche la presenza, allora, di altre liste che poi hanno abbandonato. Era abbastanza scontato – prosegue il leader del Pd – che il dato di FdI sarebbe stato questo, tuttavia avvertiamo un distacco più contenuto e questo significa che le persone hanno creduto con maggiore sicurezza alla proposta che arriva da noi democratici".

Sull’astensionismo, fenomeno ormai dilangante in occasione delle consultazioni elettorali, Andreuccetti non ha dubbi: "È un problema gigante – sottolinea – ed è un tema che occorre affrontare anche se non è semplice farlo; si tratta di convincere i cittadini e noi, attraverso una politica che mette al centro le questioni che riguardano la vita delle persone, cerchiamo di andare in quella direzione".

Per Andreuccetti, però, c’è un altro aspetto sul quale non transigere: "L’alternativa alla destra – afferma – passa dal ruolo centrale che riveste il Pd". Così, incalzato su scenari futuri, anche a livello locale, il segretario territoriale avanza più che un’ipotesi una certezza: "Va benissimo l’alleanza a sinistra ma occorre immaginare di farlo attraverso una coalizione che comprenda anche il polo moderato: senza questa “terza gamba” non possiamo essere alternativi e tutto ciò, lo dico apertamente, non può prescindere dalla guida del Pd". Il segretario, infine, esprime compiacimento per quanto riguarda il fronte delle preferenze, fra tutte, oltre a Schlein, quelle di Nardella e Mazzeo.

Maurizio Guccione