Giovani e volontari. Per loro 77mila euro attraverso il Cesvot. Gambe a 16 progetti

Il bando “Siete presente“ è finanziato da Regione e Fondazioni. Il presidente Severi: “Siete la nostra forza, non ci lasciate soli“.

Giovani e volontari. Per loro 77mila euro attraverso il Cesvot. Gambe a 16 progetti

Giovani e volontari. Per loro 77mila euro attraverso il Cesvot. Gambe a 16 progetti

Benzina per gli ingranaggi del mondo del volontariato luccheso. Oltre 77 mila euro (per la precisione 77.460 euro) di finanziamenti sono arrivati per i 16 progetti dell’area di Lucca vincitori del bando “Siete presente. Con i giovani per ripartire”, realizzato da Cesvot e finanziato da Regione Toscana-Giovanisì in accordo con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, con il contributo delle 11 Fondazioni bancarie della Toscana. Come ha efficacemente sintetizzato ieri il direttore di Cesvot Lucca, Paolo Balli, a livello regionale le risorse arrivate sono state pari a 445mila euro, di cui 230mila dalla Regione, e parte di questi soldi dal Ministero, e 215mila da tutte le 11 Fondazioni.

Un ottimo lavoro di squadra presentato ieri all’Agorà presenti i vertici Cesvot, il presidente Pier Franco Severi e la vice Elisa Ricci, il vicesindaco e assessore al sociale Giovanni Minniti, il presidente della Fondazione Banca del Monte, Andrea Palestini, Enrico Alberigi in rappresentanza della Fondazione Crl. E ovviamente c’erano loro, i 16 destinatari dei contributi che adesso potranno dare gambe ai progetti. Il bando “Siete presente. Con i giovani per ripartire” punta proprio a promuovere e qualificare il ruolo dei giovani nell’associazionismo toscano, dare forza e ruolo a una generazione nuova perché sia capace di rinnovare la proposta del Terzo settore, la sua capacità di radicamento sul territorio nonché di facilitare il ricambio generazionale all’interno delle organizzazioni. “Siete la nostra forza – ha sottolineato Severi – non ci lasciate soli“. Una risorsa fondamentale, che assicura il passaggio del testimone delle buone pratiche. “Non è vero che i giovani non si impegnano – ha sottolineato Elisa Ricci–. Quando c’è uno scopo ben chiaro e concreto sono sempre in prima linea“.