Altopascio capitale della Francigena. Il viaggio della sindaca in Svizzera

Presentata la candidatura a sede dell’assemblea dell’Associazione europea delle Vie Francigene nel 2026 .

Altopascio capitale della Francigena. Il viaggio della sindaca in Svizzera

Altopascio capitale della Francigena. Il viaggio della sindaca in Svizzera

Vevey è citata come luogo di sosta nei diari di viaggio di alcuni pellegrini medievali che percorsero l’antica Via francigena dal Nord Europa verso Roma e Gerusalemme, ad esempio Sigerico che transitò pure da Altopascio. Un filo comune che si perpetua. Proprio nella cittadina svizzera sul lago di Ginevra, il sindaco Sara D’Ambrosio e l’assessore alla cultura hanno candidato Altopascio, una delle capitali toscane della Francigena, a sede ufficiale dell’assemblea generale dell’Associazione europea delle Vie Francigene nel 2026.

"L’appuntamento che richiama i rappresentanti di circa 234 Comuni legati e interessati dalla Francigena sarebbe per noi un modo per far conoscere la nostra cittadina, l’ospitalità che ci contraddistingue da secoli e che stiamo mettendo in piedi sul territorio con due foresterie, il patrimonio storico e artistico che abbiamo da condividere e far conoscere – affermano il primo cittadino e Minicozzi presenti sul posto - l’abbiamo proposto e illustrato in occasione dell’ultima assemblea, a Vevey: nelle prossime settimane l’ufficio di presidenza voterà la nostra richiesta e noi siamo pronti ad accogliere l’associazione, per trasformare Altopascio nella casa di questa grande famiglia europea legata al pellegrinaggio, al turismo sostenibile e lento, alla bellezza".

L’associazione europea delle vie Francigene promuove un patrimonio legato alle identità culturali del Vecchio Continente, partendo da un itinerario storico che si esprime attraverso un fascio di strade sulle quali si è formata la storia. Si tratta di 3200 chilometri attraverso Inghilterra, Francia, Svizzera e Italia (seguendo l’itinerario di Sigerico) e lungo il tratto sud sugli antichi passi dei pellegrini medievali che camminavano verso il cosiddetto triangolo della cristianità: Roma, Santiago de Compostela, Gerusalemme.

In quell’itinerario, Altopascio era una tappa quasi obbligata, per il ristoro dei viandanti. L’epopea dei Cavalieri del Tau e il famoso ospitale da loro gestito ne rappresenta la dimostrazione. Il passaggio su quella che è stata ribattezzata l’Autosole del Medioevo, è legato in maniera indissolubile con Altopascio dove, a pochi chilometri, a Galleno per la precisione, esiste, ancora ben conservato, un pezzo di selciato originale di dieci secoli fa di quella strada che ha unito popoli, idee, commerci.

Massimo Stefanini