E’ ancora dura Guai ad illudersi nei regali altrui

Massimo

Benedetti

Siccome le disgrazie dello Spezia sono una costante ormai da un mese, per raggiungere la salvezza bisogna sperare in quelle altrui, forti dei 33 punti già conquistati. Che però potrebbero anche non bastare. Scippato dall’arbitro il pari contro la Lazio, speriamo che la sliding door per le Aquile non sia il gol del possibile 2-2 fallito ieri nel finale da Gyasi. Al quale, per la sua immensa generosità, non possiamo certo farne una colpa. Ma dal pareggio al 3-1 dell’Atalanta, il passo è stato breve e mortificante. Lo Spezia aveva chiuso il primo tempo sul pari, ma si intuiva che la partita sarebbe stata lunga e dura. Ancora una volta, ed è diventata una pericolosa costante, sul risultato pesa una decisione arbitrale. Il ’solito’ Maresca ha giudicato falloso un intervento di Maggiore, che invece il fallo lo aveva subìto da Maehle entrato a gamba tesa. E da quel calcio piazzato, a poco più di un quarto d’ora dalla fine, è scaturito il gol del 2-1 dell’Atalanta. Intendiamoci, tra lo Spezia e l’Atalanta c’è molta differenza di valori (e non solo con l’Atalanta, purtroppo...) ma strappare un risultato positivo non sembrava impossibile. Con i tifosi bianchi che non hanno mai smesso di incitare la squadra.

Qual è il male oscuro dello Spezia che perde da quattro giornate di fila e rischia di compromettere l’intera stagione? Di sicuro qualche distrazione di troppo in difesa, che contro avversari di qualità come Inter, Torino, Lazio e Atalanta si pagano, ma anche alcuni giocatori che quando entrano in campo, non sembra neppure che ci siano. E’ successo anche ieri, dove gli infortuni durante la gara hanno senz’altro pesato per lo Spezia. Ci sono ancora due partite tutt’altro che facili, perché l’Udinese sabato non regalerà nulla e tantomeno il Napoli all’ultima giornata. Illudersi sarebbe pericolosissimo.