Prossimi ospiti Graziano Cetara, Carlo Barbieri e Agnese Pini

Prosegue a Riomaggiore la rassegna “Castello di parole - Conoscenza, coscienza sociale, memoria, per affrontare le sfide del futuro” con...

Prosegue a Riomaggiore la rassegna “Castello di parole - Conoscenza, coscienza sociale, memoria, per affrontare le sfide del futuro” con i prossimi appuntamenti fissati per il 26 maggio e il 28 giugno sempre alle ore 18.30 al castello.

Questa domenica Graziano Cetara, giornalista, presenta il suo libro “Milena Sutter, verità e misteri sul delitto del biondino della spider rossa” (ed. Minerva) in cui ripercorre la vicenda dell’omicidio della giovane Milena Sutter, che si concluse con l’arresto e la condanna di Lorenzo Bozano. Grazie e testimonianze e documenti inediti, il libro rivede i fatti e gli elementi dell’indagine, non per svelare una nuova verità, ma per approfondire le zone d’ombra di una lunghissima vicenda che ancora oggi lascia senza risposte alcune domande. In contemporanea, Carlo Barbieri presenta il suo nuovo “Al di là delle sbarre, al di qua del muro” (Golem edizioni), in cui descrive le gravi condizioni delle carceri, le molteplici carenze strutturali e organizzative e parallelamente alcune significative iniziative di riabilitazione che offrono ai detenuti la possibilità di costruire un futuro al di là della detenzione. Iinterviene anche Maria Cristina Bigi, direttore del carcere della Spezia.

Il 28 giugno “Castello di parole” entra nel pieno della stagione estiva con Agnese Pini, direttrice di La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, il Telegrafo e Quotidiano Nazionale, che presenta il suo libro, edito da Chiarelettere “Un autunno d’agosto: l’eccidio nazifascista che ha colpito la mia famiglia”. E’ il racconto della strage di San Terenzo Monti (Massa Carrara) il 19 agosto del 1944 dove morirono oltre 150 persone, tra queste la bisnonna dell’autrice e altri famigliari. Una vicenda personale e dolorosa che Agnese Pini decide di raccontare all’indomani dell’invasione Russa in Ucraina, per dare giustizia storica a un evento caduto nell’oblio della grande storia che oggi, alla luce della situazione internazionale, diventa monito e avvertimento.