MARCO MAGI
Cronaca

Parco delle Cinque Terre: 18 nuovi manutentori dei sentieri

Sono 55 le figure inserite nell’Albo che hanno partecipato ai corsi di formazione. Un investimento di 2 milioni di euro

Il gruppo dei nuovi manutentori

Il gruppo dei nuovi manutentori

Manarola, 5 dicembre 2024 - Una professione ufficiale dedicata alla cura dei sentieri delle Cinque Terre e riconosciuta da Regione Liguria: è l''Operatore alla difesa e manutenzione del territorio e delle risorse ambientali', ovvero il 'manutentore dei sentieri'. Una figura nata su iniziativa del Parco Nazionale delle Cinque Terre in collaborazione con Regione Liguria, Alfa Liguria e Isforcoop per garantire la percorribilità della rete escursionistica e la salvaguardia dei suoi elementi di valore.

Sono diciotto 'i manutentori dei sentieri', che ad oggi hanno ottenuto la qualifica, professionisti già inseriti nelle squadre dedicate alla cura della rete escursionistica dell’area protetta (130 chilometri di sentieri).

Un percorso di formazione che ha creato occupazione qualificata con un investimento del Parco di circa 2 milioni di euro.

La consegna degli attestati ai primi 18 operatori, è avvenuta oggi nella sede del Parco a Manarola, con la partecipazione di Alessandro Piana, vicepresidente e assessore Agricoltura, Parchi, Entroterra e Montagna, Escursionismo e Tempo libero Regione Liguria, di Giacomo Raul Giampedrone, assessore alla Difesa del suolo e Ambiente della Regione Liguria, di Lorenzo Viviani, presidente del Parco Cinque Terre e del direttore Patrizio Scarpellini, alla presenza del sindaco di Monterosso Francesco Sassarini.

“I sentieri del Parco nazionale delle Cinque Terre, il contesto in cui nascono, i muretti a secco dei terrazzamenti tra cui si snodano – dichiara Piana – , sono uno degli elementi più caratteristici e distintivi di questo luogo meraviglioso. Sono un simbolo di una terra unica, che è tale grazie a una combinazione irripetibile tra una natura aspra e il lavoro dell’uomo per abitarla e renderla produttiva. Tutelare questo patrimonio è per noi una priorità dal punto di vista ambientale e turistico, ed è necessario per far sì che questi luoghi continuino a essere vivi e vitali. Regione Liguria è particolarmente attenta al tema della cura e della salvaguardia ambientale dei nostri parchi e del nostro territorio in generale: questa figura professionale, oltre a rappresentare una opportunità lavorativa, è fondamentale per mantenere e curare una risorsa unica che tutto il mondo ci invidia”.

Ad illustrare il lavoro congiunto degli enti per la costruzione del percorso formativo e di qualificazione professionale: Emanuele Raso e Lorena Pasini per il Parco Cinque Terre, Elisabetta Garbarino per Alfa Liguria, Alessandra De Simone per Isforcoop.

“Quello di oggi è un passo avanti importantissimo nella direzione della manutenzione del nostro territorio, bellissimo ma molto fragile dal punto di vista del rischio legato al dissesto idrogeologico – afferma Giampedrone – . Per questa ragione queste nuove figure professionali costituiscono una risorsa importante non solo per la comunità del Parco Nazionale delle Cinque Terre ma anche per tutta la Liguria, rafforzando ancora di più la forte collaborazione tra Istituzioni che ci ha consentito in questi anni e ci consentirà in futuro di realizzare interventi strutturali importantissimi. Non solo: questi operatori garantiscono la manutenzione dei nostri sentieri, che sono il nostro biglietto da visita per chi arriva qui da ogni parte del mondo per assaporare le Cinque Terre nella loro essenza, immersi nella natura tra panorami mozzafiato a picco sul mare”.

Il progetto del Parco ha coinvolto diverse realtà chiamate a collaborare con l’ufficio sentieri del Parco. Nata da una necessità emergenziale del Parco per diventare emblema del nuovo paradigma di gestione, la professione mutua gli antichi saperi tramandati nei secoli dal 'contadino ingegnere tuttofare' in chiave moderna e si innova con le tecniche e le esigenze emergenti.

“La figura del Manutentore non poteva che nascere alle Cinque Terre. Presidio e difesa del territorio sono il nostro Dna – precisa Viviani – . Un territorio fortemente antropizzato nato grazie all'opera dell'uomo che qui ha saputo disegnare terrazzamenti unici al mondo, patrimonio dell'Unesco. Oggi più che mai abbiamo bisogno di un lavoro quotidiano e costante su un territorio fragile e di professionalità sempre più specializzate. La certificazione ufficiale delle competenze acquisite dai manutentori, da dignità ad un mestiere dalle profonde radici e ad un metodo di gestione efficace, nella cura della rete escursionistica del Parco, esportabile anche nel settore agricolo locale”

Si tratta di un vero e proprio green job, la cui attività principale consiste nella cura degli elementi caratteristici del paesaggio agrario e forestale delle Cinque Terre come muri a secco, scalinate o staccionate, piccole opere di ingegneria naturalistica e di regimazione delle acque, sentieri e selciati in pietra, aree di sosta attrezzate. Mansioni lavorative tutte in outdoor - per la salvaguardia del prezioso territorio del Parco Nazionale delle Cinque Terre, Patrimonio Unesco.

“Oggi è una giornata importante perché rappresenta la prima tappa di un percorso più ambizioso che abbiamo deciso di intraprendere di concerto con Regione Liguria – aggiunge Scarpellini – . La nascita di una figura che non esisteva prima e che ora ha ruolo deciso e nevralgico non solo per il Nostro Parco ma anche per tutti i territori a noi limitrofi, con le stesse esigenze. Un lavoro di concerto tra le varie realtà che hanno collaborato all’obiettivo comune. I primi certificati di oggi aprono la strada a tanti altri che potranno essere iscritti all’albo e su cui il Parco potrà contare. Stiamo lavorando affinché si possa – con iter simile – procedere alla formazione di figure professionali legate anche all’agricoltura”.

Il percorso di qualificazione non è stato veloce né scontato: ha previsto la frequenza di moduli didattici teorico pratici, con verifica finale delle competenze acquisite e lo svolgimento dell’attività lavorativa sul campo per un totale di circa 1600 ore a completamento della formazione.

“Oggi è un giorno importante perché chiude un processo iniziato in un periodo buio, quello del Covid, quando abbiamo iniziato con il Parco delle Cinque Terre un percorso formativo di 32 ore interamente on line – dice Desimone – . L’inizio di un percorso che ha portato ad oggi alla consegna degli attestati di qualificazione di operatore alla difesa e manutenzione del territorio e delle risorse ambientali. Il profilo è stato costruito con Alfaliguria perché a quella data non esisteva ancora nel repertorio ligure delle figure professionali. È stato costruito e completamente condiviso con l’ente Parco. Individuate le competenze si è potuto costruire il percorso formativo, il mattoncino lego o più mattoncini lego che insieme alla dimostrazione delle ore lavorate nel settore hanno dato vita al profilo professionale e hanno potuto consentire ai 18 manutentori di oggi di costruire il dossier per la validazione delle competenze. Isforcoop, ente validatore riconosciuto da Regione Liguria, con il tecnico di accompagnamento ha portato a termine il dossier dei 18 manutentori, ha costituirlo la commissione di validazione delle competenze formata da esperti della materia, un esperto di pianificazione dei processi metodologici e il tecnico di accompagnamento e ha validato i 18 dossier. Il tutto ha richiesto interviste individuali, di gruppo, fotografie, sopralluoghi, video, una vera e propria messa in trasparenza delle esperienze e delle conoscenze. È stata un’esperienza importante per tutti”.

Per ogni candidato è stato creato un fascicolo, una sorta di dossier che raccoglie le esperienze pregresse messe a frutto. Attraverso il percorso di individuazione e validazione di competenze da parte della commissione dell’ente formatore, si è giunti alla successiva certificazione da parte dell’Agenzia Regionale per il lavoro Alfa Liguria per l’inserimento nel Repertorio Regionale delle Professioni, valida per tutto il territorio nazionale.

L’organizzazione del corso di formazione, partito nel 2019, e successivamente sviluppato anche nell’ambito delle azioni del Progetto Stonewallsforlife con il fine di favorire le conoscenze delle tecniche costruttive delle opere in pietra a secco, è stato curato dall’Ente formativo Isforcoop, che ha avuto il compito di verificare anche l’idoneità dei candidati corsisti per l’inserimento nell’albo professionale.

“Il lavoro fatto insieme in questi anni ha prima di tutto consentito di dare valore... alle persone e alla nostra terra – conclude Elisabetta Garbarino, responsabile del Servizio osservatori mercato del lavoro e di genere, migranti e Ivc delle Competenze Alfa Liguria – . Rispondendo ad un’esigenza forte del territorio abbiamo costruito insieme un muretto a secco: le competenze professionali acquisite dagli operatori, di dimensioni e forme diverse, hanno potuto essere riconosciute e valorizzate. Ma ciò che dà ancora più valore è che è stato un lavoro di rete tra istituzioni: dal Parco promotore di un bisogno a Regione che attraverso Alfa ha saputo dare una risposta concreta attraverso il lavoro professionale e attento di Isforcoop. Verso nuovi obiettivi quindi: pensando che la nostra terra è fatta di terra e mare siamo ora pronti a ragionare assieme sulla formazione del Manutentore del mare!”.

Il percorso ha previsto la partecipazione alle prime 64 ore (due moduli da 32 ore) di attività didattica suddivisa tra parte teorica e pratica; oltre a formare gli aspiranti manutentori sugli aspetti tecnici, le modalità esecutive degli interventi e l’uso delle attrezzature, le docenze hanno spaziato dalla conoscenza del contesto territoriale alle azioni intraprese dal Parco, in tema di fruibilità dell’area, mitigazione del rischio idrogeologico, anche in relazione all’adattamento al cambiamento climatico. Il tutto tenendo sempre come elemento centrale il valore della sentieristica quale elemento identitario delle Cinque Terre e sistema di mobilità a basso impatto ideale per favorire la conoscenza del Parco e delle sue peculiarità.