Il Grifone cerca il riscatto C’è il Città di Castello

Il mister biancorosso Liguori si presenta e presenta il match con un video senza incontrare i giornalisti. La Curva Nord: "Ora basta, la pazienza è finita"

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Un Grosseto a scatola chiusa, per quanto ci riguarda, quello che oggi, inizio alle 15, ospita allo Zecchini l’undici del Città di Castello nella terza giornata di campionato. In settimana è arrivato il nuovo allenatore e nuovi giocatori che figurano tra i 26 convocati, tecnico e giocatori che non sono stati nemmeno presentati: quindi non sappiamo nulla di loro. Il nuovo allenatore Andrea Liguori ha parlato per la prima volta in una specie di "intervista chiusa", ossia fatta dalla società, senza il confronto dei giornalisti per cui lascia il tempo che trova. Il tecnico, che ritiene un privilegio sedersi sulla panchina del Grosseto, ha parlato delle solite cose: stima e rispetto per Silva, Grosseto piazza spettacolare, ragazzi in salute, disponibili e vogliosi di lasciare lo 0 in classifica, del suo curriculum e di un trampolino di lancio importantissimo. L’allenatore Liguori ha ricordato di aver visto giocare due volte il Grosseto e, a momento, visto i breve tempo avuto a disposizione, ha chiesto ai ragazzi "intensità e riconquista della palla ed una difesa a quattro". Ha definito la squadra del Città di Castello "in salute e importante banco di prova". I convocati: Aleksic, Battistoni, Bramati, Bruno, Carannante, Cauterucci, Cesaroni, Ciolli, Cipolletta, Columbu, Crivellaro, Di Bonito, Fioravanti, De Oliveira, Lazzari, Luzzetti, Martino, Mirzoyan, Panza, Plitko, Rotondo, Scaffidi, Scognamiglio, Tiberi, Tripicchio, Veronesi. E contro la gestione della società biancorossa ed anche contro l’atteggiamento dell’Amministrazione comunale è arrivata una dura presa di posizione della Curva Nord . "Ora basta, la pazienza è finita: Grosseto siamo noi. Abbiamo pazientato 9 mesi e Grosseto merita rispetto. Ognuno faccia il proprio mestiere nel rispetto di una maglia con 110 anni di storia e di una città capoluogo di provincia".

Paolo Pighini