Spaccio di droga nei boschi, i Carabinieri arrestano due cittadini stranieri

Nei boschi dell'Amiata rinvenuto un nascondiglio di droga

Il materiale sequestrato

Il materiale sequestrato

Pitigliano (Grosseto), 24 maggio 2019 - I carabinieri di Pitigliano hanno arrestato due stranieri che, nascosti nei boschi tra Arcidosso e Cinigiano, avevano intavolato una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti di ogni genere.

Due marocchini di 25 e 27 anni, stavano nascosti nel bosco in attesa dei loro clienti: in prossimità di una piazzola di sosta, sulla strada provinciale tra il Comune di Arcidosso e quello di Cinigiano si erano ben organizzati, infatti attendevano l’arrivo dei tossicodipendenti della zona dell’Amiata ben celati nella fitta vegetazione e poi all’arrivo delle auto dei loro clienti si portavano allo scoperto consegnando involucri di eroina, cocaina o hashish. Dopo la cessione della sostanza stupefacente, i due, si rintanavano di nuovo nel fitto bosco, lontano da occhi indiscreti, ma soprattutto lontano dalle zone più battute delle forze dell’ordine. Rimanevano nel bosco per giorni, forse per settimane allontanandosi solo per rifornirsi di nuove partite di stupefacente.

Tale fiorente attività però non era passata inosservata ai Carabinieri della Compagnia di Pitigliano. Alcuni tossicodipendenti erano già stati notati, mentre si avvicinavano con fare sospetto a quella parte di bosco che nascondeva il covo degli spacciatori. Dopo diversi servizi di osservazione ed un’adeguata pianificazione dell’intervento, i militari della Tenenza di Arcidosso, in collaborazione con quelli della Stazione Carabinieri di Semproniano, hanno deciso che era il momento giusto per intervenire. Sono stati impiegati molti militari che silenziosi hanno accuratamente cinturato l’intera area di spaccio, poi hanno atteso l’arrivo di un cliente che si era fermato sulla piazzola della strada provinciale per acquistare della droga.

Quello è stato il momento buono per far scattare l’operazione. Una aliquota di carabinieri è immediatamente intervenuta per bloccare lo spacciatore, mentre simultaneamente un'altra aliquota di militari bloccava l’altro spacciatore rimasto isolato nel bosco. I due sono stati perquisiti e trovati in possesso di 25 grammi di droga di ogni genere (cocaina, eroina e hashish) già suddivisa in dosi pronte per lo spaccio, la somma di quasi 1000 euro in contanti provento illecito dell’attività di spaccio, di alcuni telefoni cellulari che utilizzavano per comunicare ai loro clienti la disponibilità di sostanze.  La cosa però che ha lasciato sgomenti i militari, è stata il ritrovamento di un vero e proprio covo dove gli spacciatori trovavano rifugio: un antro ben nascosto nella fitta vegetazione, dove sono stati ritrovati i loro indumenti, del cibo, torce illuminanti e altro materiale utile per la sopravvivenza in un luogo così impervio.