"Prorogare la Cassa integrazione"

"Anche se il coprifuoco alle 22 non ci sarà servono sostegni alle imprese, bar e ristoranti" . A dirlo è Massimiliano Mei (nella foto), presidente provinciale Fiepet Confesercenti.

"L’ultimo Dpcm del Presidente Giuseppe Conte limita comunque i ricavi delle aziende – prosegue Mei – Se il bar è piccolo e non ha la possibilità di mettere dei tavolini, impedendo la consumazione in piedi dopo le 18 se ne limitano anche gli introiti".

Tra l’altro lo smart-working comporta una perdita per tutti quegli esercizi commerciali che operano nel campo della ristorazione e che vanno a perdere la pausa pranzo. Perché se le persone lavorano da casa non escono più dall’ufficio per andare a consumarsi un panino o un tramezzino.

Confesercenti allora chiede la proroga per tutto il 2021 della Cassa integrazione per le piccole aziende, "così da tutelare l’occupazione". L’associazione di categoria chiede anche "aiuti mirati in base al fatturato degli anni passati" e garantisce che continuerà a fare la propria parte sul fronte di questa battaglia. "Continueremo a vigilare sulle norme anticontagio, sulle sanificazioni e cercheremo di scongiurare assembramenti" dice ancora Massimiliano Mei.

Confesercenti è soddisfatta che si sia evitata la chiusura alle 22. "Sarebbe stato impossibile lavorare e mettere a tavola i clienti" dice Mei che, però, chiede di non dimenticare i pub, per cui la chiusura alle 24 creerà grosse diminuzioni nel lavoro. Servono dunque aiuti concreti "per tutte quelle aziende che vedranno comunque un calo di fatturato".