"No al Ddl sicurezza". Presidio in piazza organizzato dalla Cgil e Alleanza Antifascista

Insieme al sindacato anche decine di semplici cittadini. Delegazione di manifestanti è stata ricevuta dal prefetto. E’ stato consegnato un documento: "Cresce la preoccupazione".

"No al Ddl sicurezza". Presidio in piazza organizzato dalla Cgil e Alleanza Antifascista

Alcuni dei manifestanti presenti ieri in piazza Rosselli

Davanti al Senato così come nelle piazze di tutta Italia. La Cgil Grosseto è scesa in piazza Rosselli, per manifestare contro il Ddl sicurezza, già approvato alla Camera. Al sindacato si è unita tutta la "Grande alleanza democratica e antifascista" della provincia di Grosseto che raggruppa associazioni e partiti politici e che recentemente si è resa protagonista dell’organizzazione del concerto antifascista al parco Ombrone. Una delegazione dei manifestanti, è stata ricevuta dalla prefetta Paola Berardino. A lei, ha consegnato un documento contenente le ragioni del presidio e le preoccupazioni sui rischi che corrono i diritti fino ad oggi considerati inalienabili. Secondo la Cgil grossetana infatti da una parte, con le riforme Nordio, vengono aboliti i reati contro la pubblica amministrazione, spesso indicatori di infiltrazioni della criminalità organizzata. Dall’altra, con questo Ddl, parlare delle tutele del personale delle forze di polizia sembra mera utopia. Anche per chi dovrebbe aiutare a far rispettare la legge la situazione è comunque da monitorare. La Cgil poi considera inoltre gravissima l’autorizzazione alla detenzione di una seconda arma senza licenza per gli operatori di polizia. Questo provvedimento sembra riconoscere un esercizio della sicurezza in forma privata, non compatibile con l’ordinamento costituzionale. "Penso che si tratti di politiche sicuritarie che nascondo un’incapacità di gestire i problemi reali - inizia Carlo De Martis di "Grosseto Città Aperta" - Si tratta solo dell’inasprimento delle pene e di una moltiplicazione di reati. Serve invece il confronto con le persone. Questa è una manovra ormai esplicita che punta progressivamente cancellare le forme di dissenso, sia i diritti civili, di lavoro, che quelli ambientali. Si torna dunque - chiude De Martis - alla criminalizzazione di chi con il proprio corpo esprime dissenso. In più non dobbiamo dimenticarsi delle operazioni crudeli come quelle che dovranno subire le neo mamme o le donne incinte che devono stare rinchiuse in carcere. Che effetti produrrà sugli stessi bambini?". In piazza anche i Giovani Democratici di Grosseto che si sono aggiunti per cercare di alzare la voce su una decisione del Governo che non piace: "Siamo qui in piazza - aggiunge Cristian Marchini dei Giovani Democratici - per esprimere dissenso contro Ddl che non fa il bene dei cittadini. E’ solo propaganda sulla pelle degli italiani che devono subire queste cose senza poter fare nulla. Un Decreto sicurezza dunque che è solo uno specchietto per le allodole. Da questo governo - chiude Marchini dei Giovani Democratici - ci aspettiamo solo vendette. Chi non la pensa come loro è un dissidente e provano a chiuderci la bocca perchè non hanno argomenti per controbattere".