Portare la propria esperienza per arricchire il centro storico, senza puntare il dito contro qualcosa o qualcuno, con la voglia di tornare ad essere il salotto buono della città. C’è chi ha parlato, durante il convegno al Polo Universitario, di salvare il centro cittadino ma attraverso azioni concrete. Meno parole e più fatti, e giusto appunto lunedì ci sarà una consulta con l’Amministrazione comunale proprio sulla "bolla" che sta circondando il centro grossetano, nella speranza che scoppi presto e da essa si sprigionino nuove idee e proposte. Le associazioni di categoria hanno portato la loro voce per "bucare la bolla" e far respirare di nuovo il centro storico. " Che il commercio debba essere vitale è un concetto scontato – esordisce –il presidente di Confcommercio Giulio Gennari – però non è così ad oggi. Una città che vive è come un corpo sano, con tanti organi che hanno la possibilità di svolgere le loro funzioni, come possono essere i negozi nelle città. A Grosseto stiamo perdendo un organo del nostro corpo con tante saracinesche abbassate.Il problema è che dobbiamo amare la città. Abbiamo un progetto nel centro storico per promuovere le eccellenze enogastronomiche locali e lo faremo in centro aprendo un punto informativo". "Sarà proposto – dice il segretario provinciale di Confartigianato Imprese Grosseto Mauro Ciani – uno sportello che erogherà gratuitamente servizi sulle fragilità incentivandolo con supporto ai problemi legati alla salute, sopperendo all’assenza dei servizi pubblici. Con queste premesse, insieme al progetto ‘Percorsi accoglienti’, costruiremo un progetto per il territorio dando un primo e fattivo risorgimento al nostro centro storico".
"C’è bisogno – spiega il direttore di Confesercenti Andrea Biondi – di concretezza e certezze per ottenere risultati perché ci sono troppi imprenditori del commercio che valutano una chiusura dei negozi e in alcuni casi pensano di abbassare le saracinesche dopo questo Natale. Stiamo, neanche tanto lentamente, scivolando verso un centro storico desertificato, con fondi sfitti e conseguenti problemi di sicurezza determinati dalla mancanza di presidio. La ricetta per potenziare il commercio locale passa dal sapere cosa c’è già e cosa manca, per iniziare a creare e raccontare l’identità del luogo legando agricoltura e turismo".
"Grosseto – dice la direttrice – di Cna Anna Rita Bramerini – rischia di subire fenomeni di desertificazione. Gli aspetti attuali meritano un concorso di responsabilità.Il centro storico ha un problema effettivo di connessioni". "Sul centro storico si è creato – conclude la presidente del Ccn Agata Renzo – un alone di paura che spinge le persone a non frequentarlo in determinati orari".
M. V.G.