REDAZIONE GROSSETO

Le castagne che curano l’anima. Successo del progetto Social-Cast

Il piano ha permesso a dieci persone svantaggiate di intraprendere nuovi percorsi terapeutici. É stato colto l’obiettivo di elaborare una nuova visione nel campo dei servizi alle persone in difficoltà.

Un momento della raccolta delle castagne, che ha permesso a dieci persone. svantaggiate. di avere una adeguata attività terapeutica nei boschi

Un momento della raccolta delle castagne, che ha permesso a dieci persone. svantaggiate. di avere una adeguata attività terapeutica nei boschi

Negli anni passati sono state gettate le basi e quest’anno il progetto ha preso forma. Sull’Amiata c’è chi crede che tra i castagni si possa fare anche terapia sociale. Si basa proprio su questo presupposto l’idea di Social – Cast, progetto arrivato alle battute finali che ha permesso a 10 persone con svantaggio di intraprendere nuovi percorsi terapeutici. Questo progetto ha sperimentato in due aziende castanicole amiatine l’agricoltura sociale come supporto alla rete dei servizi territoriali.

La scelta della castanicoltura come attività agricola terapeutica non è avvenuta per caso. È venuto naturale sperimentare la castanicoltura sociale, anche con il supporto dell’Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP. Il progetto ha avuto l’obiettivo di elaborare una nuova visione nel campo dei servizi alle persone svantaggiate con l’idea di mostrare che sono possibili soluzioni nuove di welfare. Le pratiche di agricoltura sociale possono essere una soluzione da adottare nel territorio dell’Amiata a patto che si lavori tutti insieme: aziende agricole, terzo settore, soggetti pubblici e territoriali. Per i 10 utenti del progetto, soggetti con svantaggio individuati sul territorio dell’Amiata dal personale della Società della Salute COeSO Grosseto, i risultati sono stati concreti: si è incrementata l’autonomia, le abilità relazionali e manuali, potenziate le competenze comunicative, cognitive ed espressive ed incrementate le relazioni interpersonali. La Cooperativa di Comunità il Borgo di Montelaterone ha fatto da capofila mettendo insieme un partenariato molto variegato, che ha visto un’importante partecipazione territoriale. Al progetto hanno partecipato anche la Cooperativa Il Quadrifoglio di Arcidosso, l’Azienda Agricola Francesco Monaci di Castel del Piano, la Società Agricola Amandula di Monica Fanciulli e Francesco Mililotti, con Kirian Regan di Montegiovi, lo studio AGRICIS di Sasso d’Ombrone e le Università di Pisa e Firenze. I risultati del progetto saranno presentati, domani dalle 10 alle 13 al castello di Arcidosso durante la Castagna in Festa alla presenza dell’Assessore Regionale Leonardo Marras e di tutti i partecipanti al progetto.

Nicola Ciuffoletti