Dalle cave, soldi in arrivo nelle casse comunali

L’importo più significativo deriva dal procedimento di escussione nei confronti di chi ha operato alla Vallina

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La Cava della Vallina è al centrodi un procedimento di escussione di una polizza fideiussoria. Il Comune nel 2018 aveva autorizzato una società alla coltivazione della cava in località Vallina fino al luglio dello scorso anno. Scaduti i termini di questa concessione, gli interventi di coltivazione della cava, previsti , sono terminati insieme ai termini per l’esecuzione dei lavori di ripristino ambientale della medesima zona, che però non sono stati eseguiti. Da parte della Giunta si è preso atto che, dopo sopralluoghi eseguiti, le attività di coltivazione sono ormai ferme ed è quindi scattato il procedimento di escussione di questa polizza fideiussoria, che dovrebbe portare alle casse comunali la somma di 553.485 euro.

Anche l’altra località, Cava Bartolina, che è stata al centro delle attenzioni per le discariche di gessi rossi, durante la fine dello scorso anno è stato oggetto di intervento degli Uffici comunali, che hanno stabilito, attraverso relativo accertamento, un esborso di poco superiore ai dodicimila euro nei confronti dell’azienda che si è occupata dell’estrazione dei materiali per uso industriale e per costruzioni di opere civili. Si tratta di un importo relativo al secondo semestre 2022 . Una cifra che entrerà nelle casse comunali con versamento effettuato dalla società che gestisce l’estrazione all’interno di questa cava. La norma in atto stabilisce che per l’estrazione dei materiali per uso industriale, per costruzioni e per opere civili, il titolare dell’autorizzazione versi al Comune interessato un contributo rapportato alla quantità e alla qualità dei materiali estratti e calcolato sulla base di importi unitari stabiliti dalla giunta regionale.

Roberto Pieralli