Da ormai oltre due mesi è alla guida del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud. Federico Vanni, il nuovo presidente di Cb6, è reduce da una full immersion di incontri: "Ho accettato con entusiasmo questo incarico e ho cercato da subito di conoscere l’ente, le competenze e i profondi legami con il territorio. Sto iniziando a comprendere dinamiche che prima non conoscevo".
Che impressione ha avuto?
"Assolutamente positiva. Il Consorzio è un ente complesso, ma ben strutturato, operativo e con grandi professionalità al suo interno. I dipendenti mi hanno da subito mostrato grande disponibilità e non posso che ringraziarli perché hanno reso il mio inserimento più facile. Ciò di cui da fuori non avevo percezione è il grande interesse per l’opera del Consorzio".
Cosa può mettere Federico Vanni in questo Consorzio?
"Cb6 sta portando avanti un percorso di ammodernamento e innovazione, la mia esperienza di imprenditore agricolo potrà accelerarlo e facilitarlo".
Ha già in mente qualche idea?
"Credo molto nella tecnologia e che sia fondamentale metterla al servizio dei nostri interventi per limitare il rischio idraulico. Non possiamo annullare il rischio di alluvioni, ma possiamo prepararci al meglio per affrontare gli eventi atmosferici estremi. L’idea alla base della legge regionale 79 del 2012, che ha istituito i consorzi di bonifica in Toscana così come sono oggi, è che non avendo a disposizione le risorse necessarie per realizzare tutti gli interventi strutturali per mettere in sicurezza idraulica il territorio, dobbiamo manutenere nel miglior modo possibile le infrastrutture esistenti. Per farlo ritengo strategico affidarci a tutti gli strumenti che possiamo utilizzare: abbiamo quindi in mente di istituire un ufficio Monitoraggio informatico territoriale, formando personale per l’utilizzo di droni per rendere ancora più capillare il controllo del territorio. I dipendenti sono il punto di forza del nostro ente e valorizzare le competenze che abbiamo è una mia priorità, nel rispetto dei ruoli che sul lavoro non deve mai mancare: non interferirò mai sul progetto di un ingegnere o su una manutenzione ordinaria".
E i compiti sono molti.
"Mi sono reso conto di quante attività svolgiamo e che non sempre siamo bravi a comunicare. E’ necessario aprirci in maniera ancora più convinta all’esterno, perché Cb6 non è solo l’ente che tiene in ordine il reticolo idrografico. Redigiamo e portiamo avanti tanti progetti per l’irrigazione e da agricoltore non posso che esserne fiero. Siamo al fianco della Regione Toscana e del Genio Civile per individuare soluzioni strutturali, come invasi o casse di espansione, per rendere più sicuro il territorio. Difendiamo la natura, con iniziative come il River Cleaner sul canale San Rocco".
Ha detto che sarà il presidente di tutti.
"E lo confermo. Tutti i Comuni del nostro comprensorio e i cittadini devono sentirsi rappresentati, perché tutte le voci saranno ascoltate. Abbiamo il dovere di farci conoscere dalle nuove generazioni, perché un bambino educato al rispetto dell’ambiente oggi sarà un cittadino migliore domani: cercheremo di entrare nelle scuole per parlare delle nostre attività".
Il rapporto con le istituzioni?
"Collaboriamo già in maniera costante e proficua con i Comuni e gli altri enti. Vogliamo farlo in modo sempre più efficace nell’interesse delle province di Grosseto e di Siena".
E con le associazioni?
"Dialogare e collaborare con le associazioni è fondamentale. Non solo con quelle agricole, ma anche con tutte le altre del mondo economico".