di Giovanni Puleri
A pochi giorni dall’inizio del campionato, il Grassina perde il direttore sportivo Cristian Prosperi che ha rassegnato le dimissioni; esce di scena dopo due ottime stagioni ed eccellenti risultati: vittoria dell’Eccellenza e un terzo posto in serie D. Prosperi, perchè ha deciso di lasciare?
"Una scelta personale, nulla più. Nella vita spesso è importante prendere delle decisioni: giuste o sbagliate che siano. Ho meditato a lungo e più volte rimandato; stavolta ho deciso di fermarmi".
Si dice che siano sorte divergenze con la società. E’ vero?
"Non è così. Troppo lavoro, poi il calcio e la famiglia con due bambini piccoli. Tanto lo stress accumulato. Il mio percorso finisce qui ma col sorriso sulle labbra senza il minimo rimpianto, consapevole di aver dato tanto al Grassina e di aver ricevuto moltissimo. Lascio una squadra e uno staff tecnico giovane e pieno di entusiasmo; un gruppo di veri amici con cui mi lega un rapporto di affetto. Dispiace abbandonare una società come il Grassina composta da un gruppo dirigenziale strepitoso che ringrazio nel suo intero; in particolare il presidente Zepponi, una figura educata e capace di coltivare ottimi rapporti con tutti: c’è sempre stata una grande sintonia".
Come trascorrerà le giornate senza calcio?
"Sono un eterno bambino, tornerò a tirare due calci al pallone all’Affrico. Poi vedrò cosa fare: riprendere il ruolo di direttore sportivo o magari allenare i piccoli".
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