"Riforma dello sport, tutto rimandato a luglio"

Il presidente della Figc-Lnd Toscana Mangini conferma: "Un primo passo importante per la tutela del movimento dei dilettanti"

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di Francesco Querusti

Riforma dello sport, il Decreto Milleproroghe in fase di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri porterà delle novità di rilievo per il mondo dello sport. La fine del 2022 lascia aperte questioni che interessano in particolar modo il calcio dilettantistico con l’entrata in vigore di alcune leggi che sarà rinviata. E’ il presidente del Comitato Regionale Toscana Figc-Lnd, Paolo Mangini, a commentare e a cercare di fare chiarezza sulle recenti dichiarazioni del ministro dello sport Andrea Abodi in merito alla riforma del lavoro sportivo ed all’abolizione del vincolo.

"Ho letto e ascoltato - afferma Mangini - le dichiarazioni del ministro Abodi in merito allo spostamento al 1 luglio 2023 dell’entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo ed al 1 luglio del 2024 della definitiva abolizione del vincolo. Questo è un primo passo che reputo importante, e per il quale ci siamo impegnati in questi mesi come Comitato Regionale, insieme alla Lega Nazionale Dilettanti, coinvolgendo anche alcuni parlamentari toscani e molte delle istituzioni pubbliche della nostra regione, che ringrazio per l’attenzione e la disponibilità dimostrata nel recepire le istanze del movimento sportivo".

Quali sono i vantaggi ottenuti?

"Questo consentirà di avere più tempo affinché a livello parlamentare possano essere presentati alcuni emendamenti alla legge sul lavoro sportivo, che spero tengano conto anche delle osservazioni che provengono dal movimento dilettantistico, come per esempio quella dell’innalzamento dell’importo attualmente previsto per l’esenzione contributiva, dell’ulteriore diminuzione per i primi 5 anni della contribuzione al fondo pensionistico e della contestuale entrata in vigore della digitalizzazione degli adempimenti connessi alla costituzione dei rapporti di lavoro sportivo, tali da facilitare il compito delle società soprattutto dal punto di vista burocratico".

E per quanto riguarda l’abolizione del vincolo sportivo?

"Anche il differimento di 18 mesi dell’entrata in vigore della norma che abolisce il vincolo, consentirà a Federcalcio e Lega Nazionale Dilettanti di avere più tempo per disciplinare il periodo transitorio e la fase successiva tenendo principalmente in considerazione le esigenze ed i legittimi interessi delle società che devono essere assolutamente salvaguardati. Voglio poi cogliere l’occasione per augurare a tutte le nostre società un felice anno nuovo dando loro l’appuntamento sui campi da gioco per un 2023 pieno di soddisfazioni".

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