Ko inspiegabile E ora il credito è quasi esaurito

Cosimo

Zetti

La prima sensazione è un misto di rabbia e incredulità, di rammarico e amarezza. Sei quasi senza parole, non riesci a trovare una spiegazione: possibile che la Fiorentina di Genova sia quella vista appena sette giorni fa con la Roma? Trovare una risposta diventa difficile. Poi ti fermi un attimo, cerchi di uscire dal torpore dello choc e dai un’occhiata alla classifica. Non tutto è perduto. Anzi, per assurdo, se il campionato fosse finito ieri, la Fiorentina sarebbe comunque in Europa. Ma noi siamo Firenze e a Firenze, se non le fai complicate, non ti diverti. Ieri abbiamo sprecato il primo match point, ne resta un altro, l’ultimo. O dentro o fuori, o vinci o niente. Anche perché a forza di perdere e di sperare nei risultati delle dirette concorrenti, il credito si sta lentamente esaurendo. Peccato, perchè la Fiorentina non poteva avere occasione migliore, era come se potesse fare uno smash a campo aperto oppure, se preferite, un gol a porta vuota: prima la sconfitta dell’Atalanta con il Milan, poi una Sampdoria già salva, senza più stimoli, senza quella cattiveria e quell’acqua alla gola che può trasformare un bracco di brocchi in purosangue. Invece no, noi sembravamo la Samp e la Samp sembrava la Fiorentina. Un film a ruoli invertiti, ma il finale (almeno quello) è ancora da scrivere.

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