Conference League, Italiano: "Gonzalez sta tornando. Qui per fare la prestazione"

Il tecnico esprime tutta la sua tristezza per il conflitto tra Israele e Palestina, poi si concentra sulla partita: "Dobbiamo fare prestazione e risultato"

Vincenzo Italiano alla vigilia di Maccabi Haifa-Fiorentina

Vincenzo Italiano alla vigilia di Maccabi Haifa-Fiorentina

Firenze, 6 marzo 2024 - Ricomincia il percorso europeo della Fiorentina, arrivata a Budapest dove in campo neutro affronterà il Maccabi Haifa nell'andata degli ottavi di Conference League. Mister Vincenzo Italiano presenta la gara nella consueta conferenza pre partita. "Ricominciamo questa cavalcata in Europa. Riparte dopo un bel po' di stop, contro un avversario che dobbiamo rispettare perché arriva dall'Europa League, dove ha fatto punti, mettendo in difficoltà le avversarie. Abbiamo visto ciò che abbiamo potuto e per me non esiste partita semplice. Dobbiamo prepararla bene e sotto l'aspetto dell'attenzione. Domani dovremo lavorare in un certo modo pensando di fare ciò che sappiamo fare meglio. Siamo in grande crescita e dobbiamo dare continuità ottenendo un buon risultato".

Cosa pensa di ciò che sta accadendo in Israele?

"Giochiamo in campo neutro, è chiaro che in casa loro abbiamo visto che sarebbe stata una bolgia. Arriveranno però dei tifosi a sostenerli. E' una partita tosta e difficile. Siamo tutti qui a pregare per sperare che si trovi la pace perché vedere ancora questa guerra e distruzione non è quello che tutti vogliamo. Domani sarà una partita importante in una competizione che sta acquistando valore viste le concorrenti che sono ancora dentro".

Come giudica il livello della competizione rispetto allo scorso anno?

"E' una competizione al terzo anno, ce ne sono tante di squadre attrezzate per arrivare fino in fondo e le difficoltà aumenteranno. Siamo arrivati in finale con un percorso bello e partite difficili. Vogliamo farlo anche quest'anno, sapendo che non sarà una passeggiata. Rispetto agli anni precedenti metterà in campo squadre con valori più elevati e sarà molto più complicato".

Come sta la squadra?

"Togliendo la gara di Bologna, nelle ultime quattro ci siamo comportati bene. Potevamo fare qualcosa in più nelle trasferte, ma siamo reduci dalla grande prestazione con la Lazio, da alcune partite giocate con un livello tecnico diverso rispetto a gennaio. Questo conferma che qualche ragazzo è in crescita, vogliamo trovare quella continuità che stiamo ricercando. Trovando quella arrivano i risultati: mancano due mesi e mezzo, gli impegni sono importanti e difficili. In campionato gli avversari sono di livello alto, poi ci sono le due coppe. Se alziamo la concentrazione possiamo tornare quelli dello scorso anno".

Può arrivare a breve una chance per Comuzzo?

"E' stata fatta la scelta di tenerlo come quarto centrale. Ha qualità, grandi margini di crescita. E' un difensore che farà parlare di sè. E' bravo, è rimasto con noi perché ha qualità. C'è qualcosa di diverso rispetto ai suoi coetanei. Sa che ci può essere spazio in qualsiasi momento. Domani bisogna fare le cose per bene, prestazione e risultato. Domani andrà in campo la squadra migliore. Comuzzo rimane un ragazzo che è stato premiato con la permanenza in prima squadra. Se i suoi compagni lo permetteranno, qualche minuto o qualche partita da qui alla fine la farà".

Quanto conta adesso usare la profondità della rosa?

"Giocando ogni tre giorni ci sarà bisogno di tutti perché sarà inevitabile. Perdi per strada gente per qualche problemino, qualche contusione o stanchezza, e nelle rotazioni per forza ci sarà spazio per tanti se non per tutti. Abbiamo dimostrato in passato che far sentire partecipi tutti porta a ottimi risultati. Troppe partite ravvicinate tra viaggi e poco tempo per recuperare, porterà a far giocare tutti. Questo ha fatto la differenza l'anno scorso: hanno giocato tutti tanti minuti, lo richiedeva il fatto di giocare tante partite. Lo sanno i ragazzi cosa penso: non c'è preclusione per nessuno, ci sarà bisogno di tutti, con la testa giusta, la giusta motivazione e cercare di farsi trovare pronti. Avere gente fresca e lucida e in condizione, può darci grandi vantaggi. Sono convinti che tutti si faranno trovare pronti".

Quali differenze tra Premier League e Serie A?

"In questo momento la Premier ha un po' di vantaggio su tutti i campionati per la fisicità e l'intensità, oltre alla qualità dei calciatori. Ha qualcosa in più ed è dimostrato. E' uno spettacolo per tutto quello mostra. Ma anche la Serie A è su un buon livello, lo scorso anno abbiamo portato tre squadre in finale. Si cresce, anche se lì c'è ancora un po' di vantaggio, che però si può recuperare".

Sulla crescita di Beltran…

"Lucas rispetto all'inizio è un calciatore diverso, anche perché ha legato con i compagni e conosce l'ambiente. C'è voluto quel periodo normale di ambientamento. Adesso può avere delle funzioni diverse, possiamo sfruttarlo in tante zone del campo ed è un bene per noi. Per un allenatore avere un calciatore con questa duttilità è tanta roba".

Sul momento di Parisi. "In queste partite troverà spazio. Era partito forte, è riuscito a convincermi di farlo giocare a destra. Poi ha avuto venti giorni dove è stato male. Adesso è rientrato, c'è stima in Fabiano, se è qui è per dare tanto a questa squadra. Ora deve farsi trovare pronto, deve attaccare subito l'interruttore e deve essere bravo lui perché in quelle zone del campo si fa la differenza. Sarà un periodo dove tanti torneranno a far vedere il loro valore".

Gonzalez come sta?

"All'inizio stava bene e sfruttava il momento della squadra che andava forte. Adesso stiamo cercando di dargli minuti per riaverlo con qualità e dinamismo. A parte che non è riuscito a far gol è dentro tutto quello che gli si chiede. Gli manca brillantezza, ma lo vedo applicato e in grande crescita. Manca poco per rivedere il Nico di inizio stagione, lui per noi è un valore aggiunto per quello che mostra in campo".

Alessandro Latini

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