Fiorentina, è già rotazione totale. Anche il portiere entra in gioco

Dopo le buone prestazioni con Torino e Atalanta, Terracciano fiuta la concorrenza con Dragowski Il suo grande punto di vantaggio è la tecnica con i piedi. I precedenti a Spezia di Zoet e Provedel

Terracciano (foto Germogli)

Terracciano (foto Germogli)

Firenze, 14 settembre 2021 - Quattro formazioni diverse in altrettante partite e non è una novità questa per Vincenzo Italiano (ne aveva cambiate 37 su 38 lo scorso anno a Spezia). La mezza notizia è che anche il portiere rientrerà a pieno titolo nelle rotazioni, perché da Pietro Terracciano sono arrivate risposte incoraggianti, se non autorevoli, nelle due partite in cui è stato titolare (contro il Torino e l’Atalanta). E di questo Italiano terrà conto, ci sono precedenti che lo confermano e uno in particolare premia Terracciano.

Soprattutto a Bergamo, la "riserva" ha mostrato una completezza di repertorio che ha convinto ancora di più chi deve giudicare a livello più tecnico le prestazioni del portiere, cioè il preparatore Angelo Porracchio: alla sicurezza fra i pali e nelle uscite si è aggiunto un giro palla assolutamente funzionale per le ripartenze dal basso, altro cardine del gioco di Italiano.

Breve parentesi su Porracchio (classe 1984), siciliano di Erice, che ha incrociato Italiano a Trapani dopo due esperienze con l’Aquila e Nocerina: da lì è nato un rapporto saldissimo e ogni parola di Porracchio – attento anche al comportamento negli allenamenti – può orientare le scelte dell’allenatore. Che lo scorso anno a Spezia hanno anticipato quello che potrebbe succedere a Firenze: Zoet partì titolare e dopo l’infortunio lascio il posto a Provedel, scelto anche per la capacità tecnica di far ripartire il gioco con i piedi. Dopo il rientro di Zoet cominciò una nuova concorrenza, con Provedel leggermente favorito, fino a quando (contro il Cagliari) Italiano a sorpresa scelse Zoet, che fu decisivo. Poi ritornò il tempo di Provedel, che inaspettatamente fu sostituito da Zoet nella penultima partita vinta contro il Torino: anche in questo caso scelta azzeccata, perché Zoet fu protagonista. Particolare da non sottovalutare: Provedel è sempre stato considerato in leggero vantaggio su Zoet proprio per la capacità di giocare il pallone con i piedi, quasi da difensore aggiunto.

E così è ufficialmente partita anche la concorrenza fra Dragowski e Terracciano, sebbene il primo avesse teoricamente a inizio stagione i gradi da titolare. Perché quello del portiere è un ruolo addirittura più delicato degli altri ed era giusto cominciare con alcuni punti fermi all’interno di un sistema di gioco totalmente ricostruito. Ma l’accelerazione del gruppo è stata superiore alle aspettive e allora, più che mai, la possibilità di rotazione è diventata totale.  

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