Fiorentina, Pradè: "Non ci sono le condizioni per cedere Chiesa"

Conferenza stampa del direttore sportivo del club viola. "Il ritorno di Borja Valero? Ci stiamo riflettendo. lo considero uno dei giocatori più forti che ho mai comprato in carriera"

Daniele Pradè durante  la conferenza stampa (Germogli)

Daniele Pradè durante la conferenza stampa (Germogli)

Firenze, 10 settembre 2020 - Il futuro di  Federico Chiesa potrebbe essere ancora a Firenze, almeno stato a quanto detto dal direttore sportivo della Fiorentina, Daniele Pradè: "Il presidente Commisso è stato chiarissimo su Chiesa: se ci fossero state offerte congrue e le condizioni buone per tutte le parti saremmo andati avanti. Ad oggi queste condizioni non ci sono. Chiesa si sta comportando benissimo, sa qual è la nostra situazione, siamo stati molto chiari con lui e con il padre. Chiesa oggi lo considero un giocatore forte della Fiorentina".

Così Pradè, nel corso della conferenza stampa di oggi. "Non abbiamo messo nessuno sul mercato, non abbiamo fatto una telefonata per vendere un calciatore - ha aggiunto Daniele Pradè -. E' un mercato anomalo ma non penso che da qui al 5 ottobre si possa svegliare. Tutti quanti stanno cercando di valorizzare quello che hanno all'interno. Noi abbiamo una proprietà dove qualsiasi aumento di capitale è del presidente Commisso. Abbiamo 4 giocatori in scadenza al 2022: Chiesa, Milenkovic, Pezzella e Biraghi. Il rinnovo di Vlahovic non mi preoccupa perche' abbiamo ancora tre anni di contratto con lui. Lavoreremo dal 6 ottobre su queste situazioni".

"La cosa che può sembrare più difficile è quella di Milenkovic ma lui sa bene qual è il nostro pensiero, lo consideriamo un giocatore fortissimo. E' in una società forte. Quello che preoccupa tutti è che ci sono solo due anni di contratto, ma il presidente Commisso è una persona molto forte, non siamo preoccupati per questo - ha proseguito Pradè -. Pezzella lo considero il nostro capitano, Biraghi lo abbiamo fortemente rivoluto, è una richiesta del mister e ha fatto un anno importante in una societa' importante come l'Inter, ora si gioca l'Europeo".

Capitolo obiettivi per la stagione che sta per iniziare, Pradè molto chiaro: "Vogliamo migliorare rispetto a quanto fatto l'anno scorso, stare stabilmente nella parte sinistra della classifica, vogliamo una squadra che rispetti tutti quanti ma non abbia paura di nessuno. Quest'anno abbiamo un Ribéry in più, speriamo che la salute lo protegga perché sappiamo cosa può darci. L'anno scorso all'inizio abbiamo avuto Chiesa con problemi fisici, quindi quest'anno avremo un Chiesa in più". Si torna sul mercato, a Firenze si parla molto del possibile ritorno in viola di Borja Valero e della partenza verso Verona di Marco Benassi.

"Stiamo parlando e riflettendo. Ci siamo presi tutti quanti 24-48 ore di tempo e vediamo come si evolve la situazione. Considero Benassi un giocatore forte, che ha bisogno di spazio. Qui forse in questo momento ne ha poco, vediamo la sua testa e cosa pensa. Borja Valero lo considero uno dei giocatori più forti che ho mai comprato in carriera". Intanto dal Milan è arrivato lo svincolato Bonaventura. "E' un giocatore su cui crediamo fortemente. Ci è venuto a trovare Raiola e mentre parlavamo mi ha parlato di Bonaventura, ho avuto il si' prima da Iachini e poi da Commisso e in quattro giorni abbiamo chiuso. Agudelo? Tornerà al Genoa e poi andrà allo Spezia".

Sulla presunta necessità di rinforzare il reparto offensivo, Pradè è convinto che tra giovani ed esperti l'attacco sia pronto: "Sono contento della rosa che abbiamo, una squadra forte, dobbiamo darle continuità. Abbiamo in questo momento cinque punte che sono Cutrone, Chiesa, Kouame, Ribéry e Vlahovic. Su Kouame abbiamo fatto un investimento importante a gennaio e non lo abbiamo mai avuto e quindi è un giocatore in più, come Cutrone che è uno che ci serve e dà l'anima in campo".

"Vlahovic _ prosegue il direttore sportivo viola _ è un giocatore forte, da altre parti i giovani vengono considerati, vedi Haaland, non vedo perche' da noi non deve essere così. Voglio valorizzarlo e puntare su di lui, ma bisogna crederci. Poi ci sono Chiesa e Ribéry che non si mettono in discussione". Alla Fiorentina sono stati accostati anche i nomin di Milik e Piatek. "Sono due giocatori fortissimi ma uno sta al Napoli e l'altro all'Herta Berlino e non abbiamo mai avuto contatti per i due", ha tagliato corto Pradè che ha anche smentito le voci di un possibile approdo di un nuovo dirigente in casa Fiorentina. "Ho preso un caffè con Macia, ci vado anche a pranzo, è un mio fraterno amico. E' sempre un piacere, lo considero un grande nel suo lavoro e confrontarmi con lui mi fa sempre piacere. Io faccio il ds, spero che il presidente abbia una grande fiducia in me per la gestione. L'ultima parola su tante cose è del presidente e questo serve a deresponsabilizzare me. Mi sento tutelato. Mi confronto con lui e con Barone, lavoro in team e in societa' c'è anche Antognoni. Ogni scelta la condivido con tutti mettendo al corrente di ogni tipo di situazione il mio allenatore. Iachini? La sua conferma è stata condivisa da tutti. Beppe ha fatto bene, crediamo tutti in lui e nel suo lavoro. Il suo contratto è in scadenza come il mio, ma non è una situazione che mi preoccupa. Se le cose sono fatte bene puoi lavorare con Commisso tutta la vita. Con Iachini i rapporti sono ottimali, condividiamo tutto. Le voci su De Rossi? Non c'è mai stato nulla, voci che lasciano il tempo che trovano".

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