"T’innamorerai di noi, per sempre" Marco Masini, il tour della carriera

Venerdì al Teatro Romano di Fiesole con un concerto che ripercorrerà il suo infinito repertorio "Amo la musica da 54 anni. Il mio è il mestiere più bello del mondo: mi fa sentire sempre giovane"

Migration

di Barbara Berti

"Sono stati due anni di silenzio, separazione e lontananza, ma adesso siamo tornati a innamorarci. Perché quello che sento e vedo tra di noi è questo: un continuo innamoramento. Non solo l’uno dell’altro, ma anche del cantare insieme la vita e innamorarci insieme di essa".

Così il cantautore fiorentino Marco Masini (58 anni il prossimo 18 settembre) presenta "T’innamorerai di noi – Oltre 30 anni insieme", il nuovo tour che lo vedrà impegnato fino al 2023 e che venerdì (ore 21) farà tappa al Teatro Romano di Fiesole. Marco, oltre trent’anni di carriera: quando è importante l’amore dei fan?

"Tanto ed è un amore reciproco. Il titolo del tour rappresenta un po’ questo livello che si alza sempre di più di amore reciproco, che inevitabilmente mi riporta indietro a ripensare ai momenti dove ci stavamo innamorando per le prime volte, cioè quando è uscito il brano ‘T’innamorerai’. Da lì in poi, per oltre 30 anni, ogni concerto non ha fatto altro che crescere e aumentare questo amore".

Lei è innamorato?

"Sono innamorato da ben 54 anni delle musica, un amore nato spontaneamente ma che mi ha travolto. Quando, come me, a forza di studio, curiosità e passione, riesci a mantenere saldo il tuo sogno nonostante le difficoltà, credo si possa chiamare amore".

Come è nato questo amore? "Avevo quattro anni, fischiettavo per casa la canzone ‘Luglio’ di Riccardo Del Turco ma scritta Giancarlo Bigazzi. All’epoca non sapevo chi fosse ma evidentemente quel brano è stato come un segno premonitore visto che poi Giancarlo è diventato il mio produttore. Comunque, sentendomi fischiettare, i miei genitori decisero di regalarmi per Natale un organetto. Da lì è iniziato un percorso, tra lezioni di pianoforte e serate nei locali, che mi ha portato fin qui. Il concerto di Fiesole vuole essere un omaggio a questo percorso e vuole essere un momento di condivisione con il mio pubblico di questo pezzo di strada fatto insieme".

Se non avesse fatto il cantante?

"Avrei fatto il musicista perché da sempre sento la necessità di comunicare tramite le note. Quello del cantante è il mestiere più bello del mondo: mi fa sentire sempre giovane, mi permette di conoscere persone sempre nuove, di vivere esperienze sempre diverse: mi fa sognare".

In questi anni, i momenti più belli e quelli più brutti?

"I momenti bui che ho affrontato sono stati contemporaneamente i momenti più belli. E’ nelle difficoltà che si impara a conoscersi, a capire i propri limiti e si trova la forza e il coraggio per superare le paure. Quando la vita sembra andare verso una direziona sbagliata viene fuori il carattere. Ed è per questo che devo ringraziare anche i momenti di difficoltà".

Un repertorio infinito: c’è una canzone a cui è particolarmente legato?

"Lo sono a tutte allo stesso modo. Forse in questo momento mi sento più vicino a ‘Caro babbo’ perché ho perso il mio da poco e quindi mi trasmette una carica emotiva molto forte".

Oltre la musica, quali sono i suoi amori?

"Il calcio è un amore importante anche se in questo momento la Fiorentina mi sta facendo un po’ tribolare, non stiamo andando troppo bene. E mi piace molto andare a pesca, stare fermo in mezzo alla natura ad aspettare che il pesce abbocchi".

è arrivata su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro