Stalking al Comune, condannato un geometra

Raffica di esposti, geometra accusato interruzione di pubblico servizio

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Barberino Val d'Elsa, 8 marzo 2018 - Richiedere continuamente atti agli uffici comunali, sostenere con insistenza l’illegittimità di pratiche edilizie, scatenare una bagarre su concessioni urbanistiche o su revoche, può configurare il reato di interruzione di pubblico servizio. Ne sa qualcosa un geometra condannato in primo grado dal Tribunale di Firenze, sulla base della deuncia sporta dal Comune di Barberino Val d’Elsa ‘vittima’ fra il 2011 e il 2014 delle ‘attenzioni’ del professionista e per questo costituitosi parte civile nelle persone di Maurizio Semplici ex sindaco di Barberino, Alberto Masoni responsabile dell’area Urbanistica del Comune, e Giacomo Trentanovi attuale primo cittadino del Comune valdelsano.

In primo grado il giudice Marco Bouchard ha condannato il geometra a sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale della pena, subordinata al pagamento di una provvisionale di 5mila euro, e al pagamento di tutte le spese processuali (circa 3.500 euro); i danni alle parti civili saranno calcolati in separata sede. Bene è andata al tecnico – difeso dall’avvocato Antonio Voce – che il giudice lo abbia assolto dall’ulteriore accusa di calunnia «perché il fatto non sussiste».

Il geometra, che risiede in un comune vicino a Barberino, ha «turbato gravemente la regolarità dei servizi del Comune di Barberino Val d’Elsa – si legge nella motivazione della sentenza del giudice Marco Bouchard – e in particolare quelli dell’area urbanistica, con richieste continue e spesso immotivate di accesso agli atti". Il capo di imputazione elenca almeno cinque vicende edilizie sul territorio barberinese, che avrebbero interessato particolarmente il geometra. Ci sono poi 38 esposti in cui il tecnico accusa l’ex sindaco Semplici e l’architetto Masoni di svariati reati: abuso edilizio, omissione e abuso di atti di ufficio e falsi. Ma, come si è detto, il geometra è stato assolto dall’accusa di calunnia.

La pubblica accusa, al processo, ha contestato al geometra «di avere volontariamente provocato un turbamento alla regolarità dei servizi di quel Comune attraverso richieste caratterizzate da anomala frequenza e intensità».

«È stata una condotta mirata contro l’amministrazione comunale di Barberino Val d’Elsa – commenta il sindaco in carica Giacomo Trentanovi – attaccata direttamente sia nella parte politica, sia in quella amministrativa, con accuse specifiche ai dipendenti degli uffici e con intralcio all’ordinaria attività. Il comportamento tenuto in svariate occasioni dal geometra, ha fatto sì che il Comune si costituisse parte civile al processo: l’amministrazione barberinese è infatti stata danneggiata e dovrà essere risarcita. È fondamentale che questa vicenda sia stata riconosciuta da una sentenza del Tribunale di Firenze e possa giungere a una conclusione positiva nei confronti della pubblica amministrazione e del lavoro svolto in tutti questi anni con professionalità, attenzione e competenza da parte dei dipendenti e dei dirigenti dell’area urbanistica e lavori pubblici del Comune».

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