REDAZIONE FIRENZE

Spara alla moglie, arresto convalidato

Il procuratore di Tivoli ha sottolineato che Domenico Ossoli, separato dalla moglie, aveva ancora accesso alla loro casa e dormiva lì di tanto in tanto. Il contesto del delitto è stato descritto come una situazione di tolleranza forzata. Ossoli è stato messo in custodia per il femminicidio di Annarita Morelli.

I rilievi dei carabinieri

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Pur essendo separati di fatto, Domenico Ossoli continuava ad avere le chiavi dell’abitazione a Tor lupara dove viveva la moglie Annarita Morelli, di tanto in tanto entrava e lì dormiva quando voleva. Lo ha sottolineato il procuratore di Tivoli, Francesco Menditto. "Non c’era una violenza verbale o una imposizione. Il contesto che abbiamo visto - spiega ancora il Procuratore riferendosi al delitto - è quello di una persona che sopportava, che tollerava la presenza di questo uomo perché non riusciva a liberarsene. La donna quando è in fase di separazione deve andare da un avvocato, deve tagliare - l’appello lanciato in conclusione - Le ragazze, quando hanno il cellulare controllato dal proprio ragazzo, devono tagliare". Il Giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura di Tivoli ha disposto la custodia in carcere di Domenico Ossoli, 63 anni, per il femminicidio della moglie Annarita Morelli, a Fonte Nuova il 6 agosto. Lo si legge in una nota del Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Tivoli, Francesco Menditto.