EMANUELE BALDI
Cronaca

Schmidt, ultimo affondo: "La tessera di partito assicura posti di lavoro. Basta clientelismi"

Il candidato della destra chiude la campagna oggi al murale di Gramsci. Le bordate : "Sempre i soliti direttori d’orchestra, cambiamo musica". Città policentrica: "Ognuno dei 14 rioni ha un’identità da valorizzare".

Eike Schmidt

Eike Schmidt

Firenze, 7 giugno 2024 – Ieri il saluto agli elettori, all’incrocio tra piazza Beccaria e via Gioberti, oggi l’ennesimo tuffo popolare, con la chiusura della campagna elettorale, prima in piazza Dalmazia, cuore di Rifredi, quindi in via Canova all’Isolotto, davanti al murale di Gramsci, a rimarcare che “la sinistra ha abdicato alla sua storia” e ora “dalla parte degli ultimi ci siamo noi”.

Rush finale con annesso messaggio malizioso per il candidato civico sostenuto dal centrodestra Eike Schmidt, che ieri ha lanciato l’ennesima (ultima o penultima?) bordata contro i dem. “Basta con la politica del clientelismo, che chiama sempre i soliti direttori d’orchestra. – le parole dell’ex direttore degli Uffizi – E’ il momento di cambiare musica, di mettere fine a una politica in cui una tessera di partito, magari tramandata di padre in figlio, era garanzia di essere ingaggiati vita natural durante”.

Poi Schmidt, ieri impegnato a salutare sostenitori e candidati dei Quartieri 2 e 3, ha alzato la voce contro la coalizione di centrosinistra: “Evidentemente a corto di contenuti, la candidata sindaco del Pd continua a dedicare tutte le sue energie a cercare di denigrare me, la lista civica Eike Sindaco e l’intera coalizione che mi sostiene. Un’attenzione che, finché resta nei limiti della verità, fa parte della competizione elettorale. Diverso è dire falsità sperando che, a forza di ripeterle, la gente ci creda. A partire dalla presenza tra i candidati di una delle liste a mio sostegno di ‘personaggi di Casapound’.

L’ho detto e lo ripeto: nessun esponente di quel movimento politico è presente nelle liste della coalizione e diffido chiunque dal continuare ad affermarlo”.

“Non mi appassionano le campagne elettorali incentrate sullo screditamento degli avversari, come non apprezzo prendere in giro gli elettori: una volta che una persona è in una lista depositata, la legge non prevede la possibilità di ritirarsi, come va sostenendo la candidata del Pd circa le persone con qualche scheletro nell’armadio o addirittura ‘impresentabili’ inserite in una lista a suo sostegno. Passo indietro che in qualche caso non mi pare abbiano fatto. A testimoniarlo ci sono i tanti manifesti del capolista di una lista alleata del Pd, ex assessore della giunta di centrodestra di Pisa, accusato di stalking e condannato civilmente a risarcire l'ex compagna. Motivo per il quale fu estromesso dal sindaco. Dispiace ma non sorprende che un Pd in affanno si attacchi a queste polemiche. Confido che, qualora andassimo al ballottaggio, la sfida sia sul futuro di Firenze e della sua comunità e non su polemiche che poco interessano i fiorentini”.

Schmidt parla di “idee alternative per una città veramente contemporanea”, come “il piano che abbiamo presentato in questi giorni su Campo di Marte, un’idea progettuale in grado di salvare centinaia di alberi e migliorare la qualità della vita dei cittadini, a cominciare dalla questione parcheggi”. Poi di nuovo la sua visione/suggestione di “città policentrica”. “Ognuno dei 14 rioni storici ha un’identità e va valorizzato nelle sue caratteristiche, anche di interesse culturale e turistico”.