Sono 29 gli alberi monumentali a Firenze. È quanto emerge dall’ultimo censimento fatto dagli esperti della direzione ambiente del Comune, in collaborazione con i carabinieri forestali: il numero è aumentato parecchio rispetto agli ultimi anni, basta che considerare che gli alberi monumentali erano solo 12 nel 2020. Può essere considerato un albero monumentale quell’albero ad alto fusto o quello secolare che per età, dimensioni, pregio naturalistico, rarità botanica, peculiarità della specie che sia considerabile come un raro esempio di maestosità e longevità. O che abbia precisi riferimenti a eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale o delle tradizioni locali. Nel dettaglio si tratta di 14 alberi di proprietà privata e 15 di proprietà comunale, fra cui piante come la sughera, il pino d’Aleppo e l’olmo del Giappone dell’Orto Botanico, la palma da vino del Cile di villa di Rusciano, il cipresso della scalinata di via del Monte alle Croci, il pino d’Aleppo di viale Galileo, il pino domestico e il cedro del Libano del Bobolino. Tra gli alberi privati figurano un esemplare di glicine che si trova in via Pisana, una robinia di via dei Pepi, il pino nero di villa Gamberaia.
Intanto però il verde se la vede con i cantieri della nuova tramvia della linea Libertà-Bagno a Ripoli. Il tratto interessato è lungo viale Matteotti dove il concessionario Tram spa ha individuato 35 alberi interferenti con quello che dovrà essere il futuro tracciato: si tratta di almeno 26 platani con circonferenze che fanno dai 90 ai 230 centimetri, due bagolari (di cui uno con una circonferenza di due metri e mezzo) e altri liriodendri. Gli alberi sono compresi all’interno dell’area del cantiere B1 di viale Matteotti. Anche se le piante si trovano fra le opere di progetto esecutivo (di fase 2) ancora da approvare e i lavori sembrano lontani, intanto le piante da abbattere sono state individuate. Dovranno essere rimosse prima dell’avvio del cantiere.