La viabilità sperimentale tra Ponte a Ema e Ponte a Niccheri, in particolare tra i due sottovia autostradali sulla Chiantigiana e la bretella di via Aldo Moro, non piace a tutti i cittadini, soprattutto quelli di zona: è partita una raccolta di firme che ne chiede la revisione. Con la "rotatoria dei sottovia", l’area si prepara al nuovo sistema di rotonde previste per la ormai prossima variante: smisteranno il traffico tra chi imboccherà l’infrastruttura, chi si dirigerà a Grassina, ad Antella. "Se funziona, diventerà definitiva" aveva detto Pignotti. Ma i firmatari della petizione non sono d’accordo. "La nostra vivibilità è danneggiata. Siamo contrari a farla diventare una rotonda a servizio della Variante alla Chiantigiana". La vecchia e nuova amministrazione "hanno sempre assicurato il ripristino della zona come prima dei lavori autostradali. Siamo disorientati dalla scelta: non tiene conto degli impatti su traffico, inquinamento e sicurezza stradale".
Con la nuova viabilità fra i due sottopassi, denunciano, c’è un rischio incidenti in aumento. Vengono poi eliminati alcuni i parcheggi, e "non è stata prestata considerazione agli spostamenti dei pedoni, lasciati senza attraversamenti: pericoloso raggiungere la farmacia di Ponte a Niccheri o la scuola Redi". Chiedono un dibattito pubblico per valutare alternative.
Secondo il Comune invece "la viabilità sperimentale funziona, la circolazione senza il semaforo è migliorata. I rallentamenti sono quelli usuali nelle ore di punte o al più provocati dalla viabilità in uscita da via lungo l’Ema che verrà risolta con la nuova rotonda realizzata dal Comune di Firenze. La sperimentazione continuerà nelle prossime settimane e ci sono alcune migliorie da fare. Sappiamo che per i residenti ha portato alcune criticità: li incontreremo per trovare le soluzioni più adatte".