PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Nuova antenna, il sit in di protesta: "Salute a rischio, fermate i lavori"

Gli abitanti di via dell’Olmo scendono in strada con striscioni e cartelli per opporsi alla struttura telefonica

Nuova antenna, il sit in di protesta: "Salute a rischio, fermate i lavori"

Nuova antenna, il sit in di protesta: "Salute a rischio, fermate i lavori"

Hanno voluto ribadire il loro no all’antenna per la telefonia nata all’incrocio fra via dell’Olmo e via Palagetta. Lo hanno fatto con un sit-in a ridosso di quello che è il ‘pomo della discordia’ e che da oltre un mese sta facendo discutere – e protestare - animatamente i residenti nella zona. Tanti dei quali, oltre un centinaio, dopo avere firmato la petizione promossa da un gruppo di cittadini e già depositata in Comune (quasi seicento le adesioni raccolte), ieri pomeriggio si sono dati appuntamento proprio sotto l’antenna. Urla, striscioni (‘Difendiamo la salute dei nostri figli’), cori, le strade circostanti attraversate più volte sotto l’occhio vigile dei carabinieri, ma anche fra le proteste degli automobilisti. Una manifestazione ulteriormente acclarata dai numerosi ‘lenzuoli’ appesi a balconi e finestre, naturalmente sempre contro l’antenna. Fermo restando che è stata installata sul terreno di un privato, anche l’amministrazione comunale ha voluto incontrare i cittadini: "Siamo con loro – ha detto l’assessore allo sviluppo economico Daniele Matteini, presente insieme alla consigliera comunale Ivana Fiorita – e comprendiamo la loro protesta. Ma l’amministrazione può fare ben poco in questo caso, se non ribadire che non ci saranno altre concessioni che eventualmente potrebbero riguardare aree pubbliche". Chi la pensa diversamente è il capo gruppo di Fratelli d’Italia, Roberto Valerio: "Quando i cittadini si riuniscono al punto di formare un vero e proprio comitato, non lo fanno perché lamentano la necessità di spostare un semplice cassonetto. Lo fanno perché sono realmente preoccupati di quanto può accadere nelle zone limitrofe dell’impianto. Il sindaco non può liquidare la cosa sostenendo che non può vietare gli impianti per il solo fatto che si tratta di una collocazione in area privata con i pareri positivi dei vari enti preposti".

E ancora: "Il sindaco è il responsabile della salute della popolazione del suo territorio e anche il consiglio comunale ha il diritto e dovere di condividere questa responsabilità, per cui deve interessarsi della questione di via dell’Olmo. Personalmente mi occuperò della questione cercando di promuovere un appello alle autorità superiori affinché la politica ‘dell’antenna selvaggia’ non possa continuare senza un parere, vincolante, dell’organo politico locale".