Mida diventa sempre più grande. Oltre 500 espositori da 52 Paesi

La Mostra dell’Artigianato da giovedì a Firenze. Parole chiave: creatività, bellezza, innovazione e sostenibilità

Mida diventa sempre più grande. Oltre 500 espositori da 52 Paesi

Mida diventa sempre più grande. Oltre 500 espositori da 52 Paesi

Alla Fortezza da Basso di Firenze, si rinnova l’88esimo appuntamento di ’Mida’, la Mostra Internazionale dell’Artigianato, promossa e organizzata da Firenze Fiera, riconfermando il suo primato di fiera artigiana d’Italia. Da giovedì a mercoledì prossimo, si apriranno i padiglioni della Fortezza per dare il via alla mostra che verte su quattro parole chiave: creatività, bellezza, innovazione e sostenibilità. Tra i presenti alla conferenza stampa di ieri mattina alla Sala Scherma c’erano Lorenzo Becattini, presidente di Firenze Fiera, il governatore toscano Eugenio Giani, Benedetta Albanese, assessora del Comune di Firenze, Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze, il presidente della Cna fiorentina Giacomo Cioni e Serena Babolo, presidente Confartigianato.

"L’edizione di quest’anno - dice Becattini - è orientata sul tema del restauro e ricorderemo il 1931, anno della prima mostra, con la musica perché il binomio cultura ed economia funziona sempre. Un appuntamento ancora più ricco e attrattivo su scala internazionale, per tutta la filiera del mondo produttivo artigiano". Una mostra sempre più bella e a vocazione internazionale con un aumento dei paesi esteri (più 32 rispetto allo scorso anno) alcuni dei quali: Francia, Belgio, Polonia, Spagna, Turchia, Cina, Egitto, Stati Uniti, Thailandia.

Sono 530 gli espositori di questa edizione, in crescita del 18% rispetto al 2023, su una superficie di 34mila metri quadri. "Un appuntamento irrinunciabile - commenta l’assessora Albanese - che ha accompagnato moltissime generazioni". Novità assoluta della fiera sarà la contemporaneità con la nona edizione del Salone dell’Arte e del Restauro, il principale evento fieristico del paese nel campo della conservazione, del restauro e della valorizzazione del patrimonio culturale artistico mondiale.

A fianco del Salone del Restauro torna il progetto di Camera di Commercio Firenze ’Firenze città del restauro’, sviluppato insieme a Cna, Confartigianato, Confindustria e LegaCoop. "Stiamo provando - dice Bassilichi - a valorizzare gli artigiani che riescono ancora a distinguersi, dobbiamo insistere sulla qualità di questi mestieri e già il restauro è una peculiarità dell’artigianato". Al padiglione Ghiaie con ’Artefacendo’ e alla palazzina Lorenese con ’Pezzi Unici’ gli artigiani potranno esporre ma anche avere la possibilità di fare cose dal vivo. "Dobbiamo aiutare - spiega Babolo - le nuove generazioni, coloro che stanno cercando di trovare un modo per far emergere il proprio talento". E poi Cioni: "I nostri artigiani si aspettano di lavorare e di dimostrare che dietro alla fabricazione di un qualsiasi oggetto ci sono delle persone. Sarebbe bello che tutti riuscissimo ad andare a trovare queste persone nelle loro botteghe". Il padiglione Cavaniglia accoglierà progetti selezionati e mostre per la valorizzazione dell’artigianato artistico contemporneao internazionale. Il piano Attico del padiglione Spadolini vedrà la partecipazione di artigiani del gusto, con una selezione di aziende del settore enogastronomico.

"Non dobbiamo fermarci - dice il governatore Giani - abbiamo insistito molto sulla qualità. Il successo della mostra si misura sia sulla tanta gente che viene, ma anche sui fiorentini che lo sentono come un evento da vetrina per la città". Ci sarà spazio anche per il ’cooking show’ ed eventi a cura di Unicoop con assaggi e degustazioni.

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