REDAZIONE FIRENZE

Messa e commemorazioni. Carabinieri martiri, l’anniversario

La sezione di Fiesole dell'Associazione nazionale carabinieri commemora l'eroico sacrificio dei tre carabinieri Medaglia d'Oro al Valor Militare. Eventi e iniziative per mantenere viva la memoria e coinvolgere i giovani.

La sezione di Fiesole dell'Associazione nazionale carabinieri commemora l'eroico sacrificio dei tre carabinieri Medaglia d'Oro al Valor Militare. Eventi e iniziative per mantenere viva la memoria e coinvolgere i giovani.

La sezione di Fiesole dell'Associazione nazionale carabinieri commemora l'eroico sacrificio dei tre carabinieri Medaglia d'Oro al Valor Militare. Eventi e iniziative per mantenere viva la memoria e coinvolgere i giovani.

Lunedì 12 agosto, la sezione di Fiesole dell’Associazione nazionale carabinieri ricorda il gesto eroico dei tre carabinieri Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti, Medaglia d’Oro al Valor Militare, che scelsero di non fuggire e di consegnarsi ai tedeschi per salvare la vita a dieci civili innocenti, che furono presi in ostaggio.

Era infatti il 12 agosto di ottanta anni fa, pochi giorni prima della liberazione quando i tre militari di istanza a Fiesole, appena ventenni, caddero sotto i colpi del plotone d’esecuzione. La fucilazione avvenne nel giardino dell’albergo Aurora di piazza Mino, dove i nazisti avevano il loro comando.

Come ogni anno, la commemorazione si aprirà alle ore 18 con la messa celebrata in Santa Maria Primerana.

A seguire la deposizione di una corona di alloro. Per celebrare l’ottantesima ricorrenza di quel tragico, quest’anno sono in programma anche altre iniziative. Il prossimi 12 e 13 ottobre l’Associazione accoglierà a Fiesole il XVI Raduno dei Soci di tutte le Sezioni della Toscana. " La memoria di quell’esempio di dignità e solidarietà sarà mantenuta viva attraverso eventi che vedranno protagonisti i giovani ai quali proporremo attraverso l’arte – anticipa il presidente della sezione di Fiesole dell’associazione Gian Carlo Losi con l’Ispettore regionale, il generale di divisione Luigi Nardini. – di riflettere su quanto vissuto dai loro coetanei, divenuti testimoni concreti di valori immortali. Ci auguriamo che attraverso l’originalità degli autori e l’emozione che l’arte suscita si possa superare il trascorrere del tempo e rendere sempre attuali gli episodi del passato".

D.G.