Matera e Venezia, due città che non potrebbero sembrare più diverse: una di pietra, l’altra di acqua. Una meridionale, l’altra adriatica e bizantina. Eppure sono tanti i fili che tengono insieme questi luoghi, e ’Matervenezia. Racconto di due città’ (editore Wetlands ) il nuovo libro di Andrea Semplici, li svela uno per uno. Dalla bellezza alla tradizione, dalla perdita degli spazi urbani alle nuove comunità immigrate, passando per falchetti, gabbiani e scheletri di balene. Domani alle 18 l’autore lo presenterà a Firenze, a Itaca la casa dei libri, in via San Domenico 22. Andrea Semplici indaga luoghi e persone, storia e ambiente, aprendo scenari imprevisti e interrogandoci sul nostro modo di vivere (o non vivere) le città. Il libro è corredato da una serie di foto dell’autore. Nel volume racconta di queste due città dopo aver raccolto numerose testimonianze durante gli incontri con i residenti. "Matera e Venezia? Un confronto? Una storia comune? – ha detto Semplici -. Una diversità assoluta, pietra e acqua. Non è la bellezza a renderle simili, era altro e non sapevo cosa. Ho provato a metterle una di fronte all’altra. Ho scoperto che, come gemelle che non si somigliano, sono attraversate dallo stesso filo, dagli stessi desideri, dalle stesse coincidenze". Il giornalista, scrittore e fotografo fiorentino, autore di guide e narrazioni di viaggio, ha scritto questo libro, a metà tra il saggio e il narrativo, sulle analogie e le identità di due città comunque uniche nel loro genere. "Stavo lavorando ad un progetto sulle città del Mediterraneo e dopo essere stato ad Alessandria d’Egitto, Marsiglia, Genova, ero pronto per Matera. Mi sono innamorato della città tanto da comprare casa e decidere di viverci insieme alla mia compagna. Se per Matera non vi è un’origine precisa del nome, per Venezia invece è ’veni etiam – torna di nuovo’".
Maurizio Costanzo