"Legnaia, il 2023 sarà l’anno della svolta"

Le previsioni del presidente del cda del consorzio, Fabio Rappo. In cantiere innovazioni strutturali, nuove serre e un ristorante

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di Fabrizio Morviducci

"Il 2023 sarà un anno fondamentale per la crescita della società consortile di Legnaia". Fabio Rappo, presidente del cda di Legnaia, ha fatto il punto al termine del primo anno di attività da quando il consorzio composto dalle società Viridea, Flora Toscana e dal gruppo Mati, ha rilevato quel che rimaneva della gloriosa Cooperativa di Legnaia, partendo con una nuova avventura nel solco della continuità con quella storia cominciata nel 1909 e proseguita nel tempo. La reindustrializzazione è andata bene, una delle poche dell’area metropolitana.

"In questa prima fase – ha detto Rappo – abbiamo badato molto a ripartire. Ricostruendo una squadra, con l’assegnare ruoli in modo da ricreare il modello organizzativo. Riassortiti gli scaffali, i clienti sono tornati, segno che l’attaccamento al luogo e al nome di Legnaia non è mai venuto meno. Abbiamo chiuso il primo anno con un fatturato che ha fatto segnare più 40%. Adesso è arrivato il momento di lavorare a livello strutturale".

Il primo passo sarà la progressiva sostituzione dei frigoriferi, alcuni hanno oltre vent’anni e sono energivori oltre a non permettere una razionale disposizione della merce. Altro passaggio fondamentale per l’adeguamento delle strutture, sarà quello degli impianti termici. Ma la prima cosa che nascerà e sarà visibile a breve, sarà un impianto fotovoltaico installato sul tetto del capannone principale di via di Sollicciano. Energia green, abbinata a pompe di calore di nuova generazione, serviranno per tenere in equilibrio i costi energetici.

"Il passo successivo – ha aggiunto il presidente Rappo – sarà mettere mano al comparto delle serre, con la demolizione delle attuali e la ricostruzione con strutture innovative. Sempre in questa zona, tra via Baccio da Montelupo e il capannone principale, sarà realizzato anche un ristorante, ma al termine di tutti gli altri interventi".

L’investimento previsto dal consorzio nei due anni dall’apertura è di circa 4 milioni di euro. Gli interventi culmineranno con la sistemazione definitiva del capannone. L’obiettivo è partire con i lavori entro l’anno, e utilizzare questi mesi per completare l’iter burocratico. La struttura, inaugurata nel 2003, dovrà essere rivista per quanto riguarda appunto la questione energetica, ma avrà anche un aspetto nuovo, che segnerà il territorio. La particolarità di Legnaia, sia quella del passato, che quella del presente, è da sempre il legame con gli agricoltori del territorio. La piana tra Firenze e Scandicci è sempre stata considerata il granaio (e anche l’orto e il frutteto) dell’intera provincia. E sono ancora molti i coltivatori che portano i loro prodotti in via di Sollicciano.

La vecchia cooperativa ha chiuso i battenti per la difficoltà del management di stare sul mercato. Grossi i problemi che i lavoratori hanno dovuto affrontare.

La nuova società consortile si è presentata con presupposti di rilancio e ha puntato fin da subito a ricostruire il rapporto con i cittadini. "Una delle caratteristiche della vecchia cooperativa che abbiamo deciso di mantenere e potenziare – ha concluso Fabio Rappo – sono le iniziative nei giorni festivi. Corsi, eventi per tutti, feste saranno il segno caratteristico anche di questo 2023 a Legnaia".

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