La sorella di Gesucristo. Una via crucis al femminile

Oscar De Summa al teatro Manzoni con il suo pluripremiato monologo . A fine spettacolo un approfondimento sul tema della violenza di genere .

La sorella di Gesucristo. Una via crucis al femminile

La sorella di Gesucristo. Una via crucis al femminile

CALENZANO

Arriva al Teatro Manzoni di Calenzano, ‘carico’ dei tanti riconoscimenti ricevuti (tra gli altri il Premio della Critica Anct Histryo 2016, il Premio Rete Critica 2016 e il Premio Mariangela Melato nel 2017), "La sorella di Gesucristo" di e con Oscar De Summa. Lo spettacolo, in scena stasera alle 21,15, è il terzo capitolo della "Trilogia della provincia" (Diario di provincia, Stasera non sono in vena, La sorella di Gesucristo). Lo scenario, ancora una volta, è quello di Erchie, piccolo paese pugliese, dove si fondano le origini di De Summa e l’ambientazione è negli anni ’70 e ’80 con la provincia che gioca un ruolo determinante.

La vicenda raccontata è quella di Maria, la sorella di Gesucristo, che attraversa a piedi il paese impugnando una pistola per vendicare la violenza subita la sera prima. Una camminata silenziosa ma determinata lungo la strada principale che costringe gli abitanti, che siano essi parenti, amici o semplici conoscenti, a prendere una posizione chiara rispetto all’atto subito, a ciò che sta per fare e a Maria stessa. Durante il percorso, attraverso un racconto serrato fatto di parole, immagini, musica De Summa, si immerge negli sguardi, nei pregiudizi, nei giudizi dando voce a tutti i personaggi che la protagonista incontra lungo la strada: la nonna, la migliore amica, la maestra, la madre di chi l’ha violentata, suo padre, l’autore dell’aggressione. Solo Maria, la vittima, non parla mai e la sua figura "è delineata e descritta dalle parole degli altri, di tutti gli altri, in un percorso che diventa il viaggio di una vita che la costringe a crescere, a diventare un’adulta, a diventare una donna". Alla fine, la storia fa emergere una serie di paradossi: il fatto, per esempio, che la protagonista per riprendersi il suo corpo privato debba darlo in pasto alla folla oppure che, per rispondere ad una violenza, pensi di utilizzare la stessa violenza. Nel monologo ha un ruolo fondamentale la musica che accompagna il racconto insieme alle illustrazioni di Massimo Pastore che sottolineano e definiscono i quadri, dando un volto ai personaggi a cui De Summa dà la voce.

Lo spettacolo avrà anche una appendice: al termine infatti seguirà, sul palco, un incontro con Stella Cutini, psicologa psicoterapeuta e direttrice del Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti e Annalisa Gordigiani dell’associazione Artemisia sul tema della violenza sulle donne.

Sandra Nistri