GABRIELE
Cronaca

Il virus attacca. La vaccinazione è l’unica arma

Gabriele Canè Sta di fatto che di vaccinazioni ne sono state fatte poche, soprattutto tra i più piccoli, nelle fasce di...

Canè

Sta di fatto che di vaccinazioni ne sono state fatte poche, soprattutto tra i più piccoli, nelle fasce di età più alte e nei soggetti a rischio.

Persino tra il personale sanitario. Complimenti! L’appello (meritevole) e il decalogo diffuso ieri dalla Asl vengono dunque a colmare un semi vuoto. Bene. Perché, come dicono i responsabili della sanità, siamo ancora in tempo a recuperare e ad evitare guai peggiori. Perché vaccinarsi aiuta a difendersi dai virus. E per chi pensa che chiunque lanci appelli in questo senso sia a busta paga di Big Pharma, ricordiamo che le case farmaceutiche adorano i malati, visto che guadagnano molto di più su un (costoso) paziente, meglio se ospedalizzato, che su una dose di vaccino. Ovvio. Come sanno bene i contabili della Regione. Aggiungiamo che sul fronte influenzale non c’è niente di sperimentale: si conoscono i virus in circolazione e sono disponibili i vaccini specifici, che servono, aiutano, limitano. E’ per un importante calo della vaccinazioni, ad esempio, che i casi di morbillo sono cresciuti nell’ultimo anno in Europa e Asia del 3266%! Allora forza. Il vaccino è gratis, e ammalarsi costa. A volte anche la vita.