Il caso nella scuola elementare ‘Guerra’ fra preside e maestre. E i genitori lasciano i figli a casa

Il fatto a Sesto: le insegnanti che avevano organizzato la gita vengono sostituite e i bambini disertano l’uscita. La lettera: "Questo clima non giova ai nostri ragazzi".

Il caso nella scuola elementare ‘Guerra’ fra preside e maestre. E i genitori lasciano i figli a casa

Il caso nella scuola elementare ‘Guerra’ fra preside e maestre. E i genitori lasciano i figli a casa

FIRENZE

Da mesi ci sono incomprensioni e frizioni fra due maestre e la dirigente scolastica di una quinta di una scuola elementare di Sesto Fiorentino. I genitori degli alunni si schierano con le insegnanti e mercoledì scorso, hanno fatto disertare ai loro figli la gita scolastica: era stata infatti preparata dalle due maestre, ma la preside aveva deciso di far accompagnare la classe da altri docenti. Per questo, i genitori hanno preso carta e penna a scritto una lettera a sostegno del lavoro delle due docenti. Della situazione, è stato informato il Provveditorato.

"La nostra classe - spiegano - aveva da tempo in previsione un’uscita didattica presso la biblioteca Ragionieri a Sesto per un progetto congiunto sviluppato da entrambe le maestre con il coinvolgimento di tutti gli alunni, che aveva il proprio fulcro nella visione di interessanti reperti etruschi provvisoriamente esposti. Siamo venuti a conoscenza del fatto che, per quanto entrambe le maestre quel giorno sarebbero state presenti presso l’istituto, l’uscita si sarebbe svolta con l’accompagnamento di altre due insegnanti che, siamo certi, sono sicuramente preparate, ma che non sono coloro che hanno accompagnato i nostri figli nel percorso della scuola primaria".

Decisione, quella di cambiare accompagnatori, che oltre a sembrare illogica, secondo i genitori è anche inopportuna per la salute di un bambino che soffre di una seria allergia che può richiedere un’iniezione di adrenalina che solo le due insegnanti ’di ruolo’ della classe sono state autorizzate a fare.

Ma il sospetto è che queste scelte del vertice scolastico siano figlie di un rapporto ormai rotto tra la dirigente e le due maestre. Dissapori che potrebbero sfociare anche in iniziative legali. Nel frattempo, però, i genitori hanno già scelto da che parte stare: "Tutte queste rigidità incidono indirettamente sul rapporto scuola/famiglia e sul percorso scolastico dei bambini ed è un peccato che l’unica via che generalmente viene percorsa sia quella dello scontro che non giova ad alcuno". "Per questi motivi - proseguono - abbiamo deciso nella quasi totalità di non mandare i figli a scuola il 17 aprile: abbiamo voluto manifestare il nostro dissenso per come la questione è stata gestita, consci del fatto che il dialogo possa e debba risolvere più di qualsiasi scontro. Il muro contro muro non giova ai bambini, alle maestre ad alla scuola in genere. Ciò che per noi genitori è impossibile da comprendere è per quale motivo ciò che fino all’anno scorso era prassi, quest’anno sia diventato impossibile da ripetere. Dal carteggio che abbiamo potuto leggere abbiamo colto un atteggiamento decisamente accusatorio ed ostile nei confronti delle nostre maestre, quelle stesse maestre che seguono i nostri figli da cinque anni e con le quali vorremmo che le ultime uscite si svolgessero in un clima di serenità, come gli anni precedenti".

ste.bro.

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