I lavoratori della sanità incrociano le braccia "Siamo troppo pochi"

Presidio di infermieri, Oss e professionisti sanitari, ieri mattina, davanti al Nic di Careggi, per lo sciopero indetto dalla Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità) Toscana a livello regionale e in particolare, relativamente a Firenze, nei presidi dell’Asl Toscana Centro e a Careggi. "Prima di indire lo sciopero – ha spiegato il segretario provinciale Fials Firenze, Maria Grazia Rizza - abbiamo avuto alcuni incontri con i dirigenti aziendali per cercare di risolvere i problemi che affliggono i lavoratori, ma è stato inutile. La Regione parla di assunzioni, ma non c’è stato un aumento di personale, come dimostrano le ore di straordinario aumentate, l’orario aggiuntivo, le "lunghe" e i salti riposo. Non si è infatti tenuto conto dei pensionamenti, oltre che del deficit di infermieri, Oss e tecnici rispetto al 2004". I sindacalisti della Fials hanno ribadito la loro distanza dalle posizioni e dalle scelte di Cgil, Cisl e Uil ed elencato una serie di richieste. Fra queste: "l’aumento del personale sanitario e tecnico sanitario; lo stop alle bolle Covid perché organizzate non tenendo conto del personale occorrente né dei percorsi degni di una sanità all’avanguardia come quella italiana e toscana in particolare; lo sblocco delle mobilità; lo stop all’uso improprio degli straordinari e all’orario aggiuntivo per sopperire alle carenze di organico".

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