
Sanzioni per 2.000 euro con l’ordinanza firmata dalla sindaca Funaro
Che siano tre carte o tre campanelle, la sostanza non cambia. Addirittura in un famoso film di Ettore Scola, un frate particolarmente creativo usava tre santini. Risultato: una truffa a danno di sprovveduti, ludopatici incalliti e turisti mordi e fuggi in quel via vai parossistico del centro storico. Un fenomeno, che nonostante la linea dura promessa dalla sindaca Funaro, continua a imperversare. Ieri pomeriggio alcuni agenti della Polizia municipale, operativi nel Quartiere 1, durante il loro servizio di controllo del territorio, hanno fermato cinque cittadini di origine croata, macedone e rumena intenti nel gioco delle tre campanelle, uno sul Ponte Vecchio e quattro in piazza del Duomo. Il blitz è avvenuto intorno alle 15, quando la bisca improvvisata, ma pur sempre clandestina e illegale era in piena attività. A tutti e cinque è stata elevata la contravvenzione prevista dalla nuova ordinanza firmata dalla sindaca, per un importo totale di sanzione che ammonta a 2.000 euro. È stato notificato, inoltre, un ordine di allontanamento previsto dall’articolo 9 del decreto Minniti, che prescrive varie misure a tutela del decoro di particolari luoghi. Si è proceduto così al sequestro degli oggetti del mestiere: le scatoline, o campanelle che dir si voglia, pallina e banco, ma soprattutto i soldi ricavati dall’attività illecita per un importo pari a 335 euro.
Una medesima operazione era stata fatta anche lunedì scorso, quando intorno alle 19,30 il personale della Polizia municipale del distaccamento di Porta Romana è intervenuto in piazza del Duomo durante un controllo nella zona più frequentata dai flussi turistici. In quell’occasione sono state fermate sempre cinque persone a cui è stata contestata la violazione dell’ordinanza Funaro, è stato notificato l’ordine di allontanamento, che come si può facilmente comprendere viene sistematicamente ignorato, è stato sequestrato il materiale necessario a far funzionare il gioco-raggiro, e soprattutti sono stati presi in custodia i soldi incassati dal ’banco’, che con questo sistema vince sempre, per un totale di 300 euro.